L'appello

Aerospazio,  appello al Governo: norme più semplici per creare lavoro

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Aviazione generale, droni civili, volo sub-orbitale e turismo spaziale: questi i segmenti più vivi dal punto di vista occupazionale del settore aerospazio, che chiede al Governo interventi mirati per lo sviluppo del business.

Aviazione generale, droni civili, volo sub-orbitale e turismo spaziale. Sono questi i tre segmenti più promettenti del settore aerospaziale dal punto di vista occupazionale e su cui le aziende del settore chiedono al Governo di intervenire per la creazione di nuovi posti di lavoro, in particolare nel segmento delle Pmi. E’ questo in sintesi il messaggio che emerge dal convegno internazionale  “Creare opportunità di lavoro attraverso l’aerospazio”, che si è svolto a Napoli, organizzato da Pagnalelli Risk Solutions e dall’Università Parthenope di Napoli alla presenza degli esperti del settore aerospazio (ENAC, ASI, CIRA, Aeronautica Militare, Aero Club d’Italia, ecc.), delle aziende e delle startup attive in particolare nel centro sud del paese.

Il documento conclusivo dell’evento sottolinea che “buoni regolamenti e minore burocrazia, supporto del governo, cooperazione internazionale, sani investimento e innovazione garantiscono il successo”. In particolare, viene indicata la necessità di potenziare proprio la cooperazione internazionale, “sia per le semplificazioni normative, che per quanto riguarda il supporto economico – si legge nel documento – perché l’Europa e l’Italia non siano sopraffatte da Paesi in via di sviluppo più aggressivi”. Si rivela importante, inoltre, una più stretta collaborazione tra le piccole e medie imprese, “che dovrebbero operare in Italia in un sistema strutturato e non in iniziative indipendenti, che spesso non possono sopravvivere”. Inoltre, le industrie dovrebbero impegnarsi a “finanziare i master universitari e a sfruttare i laureati, anche dei corsi triennali”.

Nel settore dell’aviazione generale, si rivela necessario richiedere all’European Aviation Safety Agency (EASA) la semplificazione di normativa e procedure, “comprese le norme che facilitino la creazione o l’utilizzo di aeroporti regionali, necessari per lo sviluppo della flotta di aeromobili sia a livello europeo che italiano”.

Per quanto riguarda le prospettive del volo sub-orbitale e del turismo spaziale, si suggerisce che l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) si faccia promotrice della standardizzazione del volo commerciale extra-atmosferico tramite l’International Civil Aviation Organisation (ICAO).

I droni civili: questo è il settore che certamente offre opportunità immediate e che “richiede ai regolatori nazionali e internazionali di accelerare l’applicazione di regole e norme, che vanno necessariamente applicate, ma che devono essere proporzionate nel contemperare la sicurezza con l’enorme potenzialità del settore”.

Nel settore Spaziale, richiesta una maggiore diffusione dell’utilizzo delle capacità di Copernico ed EGNOS possono facilitare l’ampliamento delle risorse umane necessarie.

Richiesta al Governo di considerare strategico lo sfruttamento delle opportunità di lavoro che sono chiaramente emerse in questo settore, trainato dalle Pmi innovative. (P.A.)