Strategia per l’energia 2014-2018: si rafforza il rapporto tra imprese italiane e la Banca Europea per lo sviluppo

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Il settore energetico della Banca europea per lo sviluppo rappresenta investimenti e finanziamenti per circa 2 miliardi di euro, su base annua. Claudio De Vincenti (MiSE): ‘Consolidare il rapporto tra BERS e imprese italiane’.

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Il settore dell’energia e il mercato delle utilities sono due fattori particolarmente sensibili e strategici per le economie nazionali, ma anche per le città. Le aree metropolitane stanno crescendo e la domanda di risorse energetiche cresce al crescere degli abitanti e delle attività. I nuovi piani smart city, presentati in Italia e nel resto d’Europa, puntano proprio alla riduzione dei consumi, all’ottimizzazione delle risorse e alla realizzazione di una rete efficiente (smart grid) di nuova generazione. In tal senso la Commissione europea ha definito la nuova Strategia Europa 20-20-20, che pone le città come i futuri centri di sviluppo economico improntato alla massima sostenibilità.

 

In questa cornice è stata presentata a Roma la ‘Strategia per l’energia 2014-2018’ della Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) e indicate le possibili sinergie con il sistema imprenditoriale italiano, alla luce soprattutto delle difficoltà del momento nel reperire risorse.

 

L’occasione si è avuta , venerdì scorso, con il convegno organizzato presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), in collaborazione con il GSE,  per illustrare nel dettaglio la nuova strategia in campo energetico della BERS. Oltre 180 partecipanti appartenenti alle associazioni di categoria e alle aziende del settore, unitamente ai principali esponenti istituzionali e rappresentanti diplomatici di alcuni dei Paesi in cui opera la Banca.

 

L’incontro è stato aperto dal sottosegretario al MiSE, Claudio De Vincenti , che ha sottolineato “la rilevanza e il consolidamento dei rapporti fra la Banca e il nostro sistema imprenditoriale ed istituzionale“, mettendo in evidenza “la centralità delle attività  e delle risorse della Banca, sia da un punto di vista quantitativo, considerato anche il periodo di crisi e pertanto di maggiore difficoltà nel reperire fondi, che strategico, viste le aree geografiche in cui opera la Banca nelle quali risiedono importanti interessi strategici del settore dell’energia e non solo“.

 

Riccardo Puliti, Direttore Generale per il settore energia e risorse naturali della BERS, ha illustrato la bozza di documento relativo alla Strategia per l’energia ponendone in risalto gli obiettivi principali e l’approccio operativo che si intende perseguire prendendo in considerazione le diverse tematiche che interessano il settore anche in relazione ai diversi scenari che si stanno delineando.

 

Le attività nel settore energetico della BERS– ha spiegato Puliti- rappresentano un portafoglio di attivi finanziari di circa 13 miliardi di euro. Su base annua, il settore energetico rappresenta investimenti e finanziamenti per circa 2 miliardi di euro. Con la recente espansione della zona di attività verso i Paesi mediterranei, questi volumi dovrebbero aumentare sensibilmente“.

 

Gli interventi sono stati seguiti da una Tavola rotonda moderata da Alessandro Ortis (Co-Presidente della Commissione Economica dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo), a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Capo Dipartimento per l’energia del Ministero dello Sviluppo economico, Leonardi Senni, il Direttore per l’Italia nel Board della BERS, Giorgio Leccesi, il Direttore Generale per la mondializzazione e le questioni globali al Ministero degli Affari Esteri, Luigi Marras e Sebastiano Serra, della Segreteria tecnica del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

 

(F.F.)