Modelli di sviluppo sostenibile e best practice da mettere in comune: nasce l’Osservatorio sulle Smart City di Roma

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La Capitale accelera sui processi di innovazione e sulle possibili soluzioni più adatte all’idea di Roma Smart City. Nel comitato scientifico docenti accademici, urbanisti e architetti, tra cui Francesco Vatalaro, Gianni Dominici, Claudio Bordi.

Italia


Osservatorio Smart City Roma

È stato presentato in Campidoglio, a Roma, il nuovo Osservatorio sulle Smart City promosso dalla Società Geografica Italiana, di concerto con Roma Capitale e Zètema. Un’iniziativa tesa a mobilitare nuove risorse per rendere la città più vivibile, sostenibile, aperta all’innovazione e vicina ai cittadini e alle problematiche complesse e in molti casi urgenti emerse nel tempo e non più rinviabili.

 

All’evento hanno partecipato il sindaco di Roma, Gianno Alemanno, il direttore ICT di Roma Capitale, Stefano D’Albora, e l’ex presidente della Società Geografica Italiana, Franco Salvatori. Tra i compiti fissati per il nuovo Osservatorio capitolino sulle Smart City, c’è prima di tutto la necessità di ‘fornire un quadro delle politiche attuate in altre città (best practices) in un’ottica di pianificazione intelligente’ e produrre nuove conoscenze sul ‘ruolo che le nuove tecnologie e gli strumenti per uno sviluppo sostenibile possono avere nella vita quotidiana’, integrandosi organicamente agli stili di vita tradizionali e alla cultura locale.

 

Si è sottolineata inoltre l’importanza di mettere in luce gli ‘aspetti che contribuiscono a rendere una città smart’ e di individuare i fattori abilitanti per l’empowerment e la partecipazione sociale, fondendo, dunque, motivi tradizionali di insediamento con nuove pratiche.  Si è proposto di redigere un ‘Bollettino quadrimestrale’, che informi gli organi competenti di Roma Capitale riguardo le possibilità di partecipazione a bandi Smart CIty europei e nazionali, e una ‘Relazione informativo-descrittiva annuale’, nella quale verranno evidenziate le possibilità e le efficienze, in termini sia economici che di impatto ambientale.

 

La relazione annuale avrà lo scopo di mettere in luce le migliori politiche di smart city attuate in altre realtà urbane a livello globale, per poter offrire un quadro descrittivo agli organi competenti di Roma Capitale. In tal modo, si intende fornire gli strumenti utili alla riproposizione eventuale, nel contesto della città di Roma, di tali pratiche, con una bibliografia che integri, da un punto di vista scientifico, le informazioni prodotte.

 

Costituiscono il comitato scientifico dell’Osservatorio sulle Smart City di Roma, che al momento sarà ospitato presso Villa Celimontana, un gruppo di docenti accademici, esperti e professionisti di più settori, tra cui: Margherita Azzari, professore associato di Geografia all’Università di Firenze, Gino Bella, professore ordinario di Macchine all’Università Tor Vergata, Claudio Bordi, esperto progetti europei area Risorse per Roma, Sergio Conti, professore ordinario di Geografia economica all’Università di Torino, Livio De Santoli, professore ordinario di Impianti Tecnici alla “Sapienza” Università di Roma e Presidente AICARR, Elena Dell’Agnese, professore associato di Geografia all’Università di Milano, Gianni Dominici, direttore generale Forum PA, Franco Karrer, professore ordinario di Urbanistica alla “Sapienza” Università di Roma, Massimiliano Mandarini, Green Building Council Italia, Salvatore Nardi, Resp. Supporto Amministrativo – Area Industriale Reti di ACEA, Francesco Vatalaro, professore Ordinario di Telecomunicazioni all’Università Tor Vergata. Coordinatore del gruppo è Luigi Mundula.

(f.f.)