Smart mobility: Telecom Italia e CRF per l’Always Connected Car

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Dialogare con la macchina scaricando mobile app per scambiare dati ed informazioni su smartphone e tablet

Italia


Smart Mobility

Uno degli elementi chiave di un Sistema dei Trasporti Intelligente (ITS) ed efficiente è che i veicoli che vi transitano siano in grado di comunicare con la rete, scambiare dati ed informazioni e dialogare con passeggeri e utenti esterni. Per questo, la prossima frontiera dell’automobile sarà costituita da una rete interna Wi-Fi integrata all’abitacolo, dalla possibilità di connettersi alla rete internet, di comunicare con altri veicoli e di interagire con tablet, smartphone e netbook.

 

Parliamo di un nuovo ambito di ricerca e innovazione denominato “Vehicle Smartphone Integration“, che ha l’obiettivo di definire le soluzioni tecnologiche per creare un ambiente connesso a bordo auto, in cui terminali mobili e on board unit dialogano tra di loro per scambiare dati e condividere risorse.  Telecom Italia e CRF (Centro Ricerche Fiat) hanno collaborato assieme, negli ultimi mesi, ad un progetto denominato Always Connected Car, all’interno del quale sono state definite “CAR API” e su queste sono state sviluppate applicazioni.

In tal modo, dagli app store più popolari sarà possibile scaricare tutto un nuovo mondo di applicazioni per cellulari, tablet e mobile device  (magari anche game console portatili) utili ad una guida intelligente delle città: per parcheggiare facile, per trovare un distributore, per trovare una colonnina per la ricarica elettrica dell’auto, per evitare code inutili, per trovare il percorso più veloce, per conoscere tutto sull’infomobilità e molto altro.

 

Come riportato sul Notiziario Tecnico n.3 del 2012 di Telecom Italia, le CAR API consentono di utilizzare, sul terminale mobile, funzioni di accesso ai dati provenienti dall’auto tra cui: velocità, autonomia, livello di carburante, segnalazioni di anomalie e guasti. In pratica, consistono in un protocollo realizzato da moduli software che, installati sul terminale mobile e sull’on board unit, sfruttano la comunicazione bluetooth

per inviare i dati verso i terminali connessi. Tra le applicazioni già testate e magari pronte al lancio in un futuro prossimo, troviamo due servizi in fase di sviluppo: lo use case “Fuel Economy“, che consente di visualizzare i dati relativi ai consumi e le stazioni di servizio raggiungibili con l’autonomia residua, e lo use case “Car assistance and maintanance“, che visualizza tutti i dati prelevati dall’auto, tra cui le segnalazioni di anomalie e fornisce ausilio all’interpretazione dei guasti e alla loro risoluzione.

 

Al momento, come si legge nel documento, la fase di sperimentazione è stata portata avanti su piattaforme Always Connected Car e CAR API: le “App” viaggiano in auto su piattaforme di infotainment, attualmente offerte sulle vetture FIAT come On-Board Unit e terminali mobili Android.

 

Il valore del mercato delle soluzioni e dei servizi ITS, a livello globale, è stimato intorno ai 25 miliardi di dollari nel 2017 (Markets and Markets 2012), con il Nord America Paese leader. L’Europa guarda molto in avanti e punta entro il 2050 alla riduzione del 60% delle emissioni nocive dovute ai trasporti, all’abbandono delle auto non elettriche, al trasferimento del 50% dei viaggi intercity – di medio raggio di passeggeri e merci – dal trasporto su gomma a quello su rotaia e per via fluviale. Per il trasporto urbano, infine, si punta ad un passaggio di proporzioni rilevanti verso auto e carburanti più puliti e all’abbandono nell’ordine del 50% delle auto ad alimentazione convenzionale entro il 2030, escludendole gradualmente dalle città entro il 2050.

(f.f.)