Europa e Asia accelerano sulle tecnologie Smart-energy

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Cresce la spesa globale a 25 miliardi nel 2018, a guidarla c’è il gigante cinese

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L’Unione europea ha puntato fin da subito sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili per dare il via ad un nuovo modello di città sostenibile da realizzare entro il 2020. Gli 11 miliardi di euro già stanziati sono tutti destinati allo sviluppo di strategie low carbon economy a livello locale, di sistemi di gestione intelligente del traffico e dei trasporti, di mobilità elettrica e alla diffusione delle smart grids.

 

Soprattutto i centri di medie dimensioni, con una popolazione inferiore a 500 mila abitanti e almeno un’università, sono i target preferiti dai piani europei, perché più idonei all’affermazione di nuovi modelli di sviluppo economico, sociale, culturale, tecnologico e della qualità della vita (unitamente ad un ambiente sano e vivibile). Il progetto Smart City comunitario, infatti, è stato inserito dall’Ue nel Piano strategico per le tecnologie energetiche (SET), in cui è prevista la nascita di una prima rete di 30 città intelligenti basate sull’efficienza energetica, prima di tutto, e in cui avviare percorsi economici virtuosi a basso impatto ambientale, utilizzare energia da fonti rinnovabili da mettere in rete e realizzare edifici di nuova generazione.

 

Secondo uno studio Bloomberg New Energy Finance, la spesa globale in tecnologie smart-energy arriverà a oltre 25 miliardi di dollari entro il 2018 e sarà l’Europa, assieme alla Cina, a guidare il settore. Tra gli obiettivi annunciati dall’Ue e dal grande Paese asiatico, c’è la volontà di sviluppare soluzioni smart metering da applicare ad ogni singolo edificio, pubblico e privato, per consentire un monitoraggio da remoto dei consumi energetici (luce, gas e anche acqua), per variare i flussi a seconda dei consumi, per promuovere una gestione partecipata dei consumi con i cittadini (che da casa potranno verificare in tempo reale i dati delle forniture e interagire con le aziende).

 

Durante il 2012 gli investimenti in tecnologie smart grid sono aumentati del 7% in tutto il mondo, portandosi a 14 miliardi di euro, soprattutto in Cina, ha commentato Albert Cheung, responsabile Innovazione tecnologica applicata all’energia di Bloomberg New Energy Finance, dove la spesa in programmi smart metering è aumentata del 14% nel 2012 a 3,2 miliardi di dollari, con un trend in ulteriore crescita, tanto che si prospetta per la fine dell’anno in corso il sorpasso sugli USA (4,3 miliardi di dollari, -16%).

 

Considerando anche il Giappone, l’India e la Corea del Sud, il mercato asiatico ha investito risorse in tecnologie smart-energy per 5,6 miliardi di dollari nel 2012, contro gli 1,5 miliardi dell’Europa. Proprio alcuni nostri Paesi partner, tra cui la Gran Bretagna e la Francia, hanno annunciato un forte aumento della spesa in questa area di sviluppo per i prossimi anni. Il Regno Unito, a riguardo, ha dichiarato di voler istallare 53 milioni di smarte meter entro il 2019 in tutto il Paese.

(f.f.)

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