La via umbra alla smart city: un nuovo modello di reti intelligenti per l’energia e la cultura

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20 milioni di euro per innovare l’economica a partire dalle ricchezze storico-paesaggistiche ed economico-culturali

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L’Umbria crede ‘nell’innovazione e nella ricerca come fattori di crescita per affrontare le grandi sfide del presente e del futuro’, ha più volte sostenuto la presidente di Regione Catiuscia Marini e lo ha ribadito a luglio anche in occasione della visita a Perugia di Francesco Profumo, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per la presentazione del bando “Smart Cities and Communities and Social Innovation“.

 

La Regione Umbria, infatti, ha aderito all’iniziativa del Miur per la nascita di Smart city e Smart community in Italia, candidando le proprie città a diventare più “intelligenti” e sostenibili attraverso l’uso delle nuove tecnologie.

È quanto ha stabilito qualche giorno fa la Giunta regionale, su proposta della presidente Marini, ritenendo “strategico” per l’Umbria raccogliere la sfida e le opportunità del bando del “Miur” e continuare ad essere parte del processo già avviato con l’obiettivo di investire nell’innovazione scientifica e tecnologica al servizio del territorio e del suo sviluppo. Un nuovo modello di sviluppo in sinergia tra amministrazioni pubbliche, mondo delle imprese e della ricerca.

 

L’investimento complessivo, in termini di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, è di oltre 20 milioni di euro.

 

Iniziativa capofila della Regione è “Umbria’s – Urban model based on renewables and Ict for the area sustainability“, che nasce da un’attenta riflessione interdisciplinare sul territorio, unico nel suo genere per il connubio tra ambiente, storia, cultura, economia che si è creato nel corso dei secoli. Ad essa si affianca anche un progetto di innovazione sociale, come prevede l’art.7 dell’Avviso, per un coinvolgimento diretto delle più giovani generazioni alle individuazione dei bisogni sociali e delle relative soluzioni tecnologiche più innovative.

 

Fra i 16 ambiti previsti dall’Avviso, l’idea progettuale “Umbria’s” si è indirizzata primariamente verso la “Smart grid“, settore di riferimento applicativo prioritario, e cultural heritage, mentre architettura sostenibile e materiali, gestione risorse idriche e domotica, sono stati individuati come settori di riferimento applicativi secondari.

 

L’idea Progettuale, che coinvolge Università di Perugia, partner industriali e pubbliche amministrazioni, prevede la creazione/potenziamento di smart grids sul territorio umbro: reti intelligenti e di comunicazione, per un uso razionale di energia e risorse con ricadute in diversi ambiti di particolare rilevanza economica a livello regionale.

Ad esempio, sviluppando soluzioni innovative con impatti significativi nella gestione integrata di reti di distribuzione elettrica, termoenergetica, idrica e di network informativi per la fruizione dei beni culturali e lo sviluppo turistico del territorio.

 

Umbria’s, promosso dalla Direzione regionale Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria con referenti del mondo della ricerca e delle imprese e delle pubbliche amministrazioni (fra gli altri Umbra Acque, Sinergia, Asm Terni, Comune di Perugia e Comune di Terni), ha tra i diversi obiettivi quello di porre l’ingegneria e la tecnologia al servizio del territorio per la creazione di un modello innovativo di sviluppo sostenibile, attraverso un’economia avanzata che parta dalle ricchezze storico-paesaggistiche ed economico-culturali per potenziarne la capacità attrattiva, in un processo evolutivo unitario e strategico.