eSECURITY: ricerca WhiteHat Security, ‘86% siti web presenta vulnerabilità di qualche tipo’

di Flavio Fabbri |

VINTI

Il nuovo Rapporto annuale di WhiteHat Security sembra più allarmista del solito, stavolta, con l’annuncio di aver individuato siti web vulnerabili nell’86% dei casi. Lo studio, che è stato esteso a 15000 siti internet in tutto il mondo, ha come obiettivo il rilevamento di qualsiasi tipo di errore e bug in cui un utente online può incappare durante la navigazione.

 

Ovviamente, i danni eventuali provocati dai cyber criminali possono essere di varia natura: dalla sottrazione di dati personali al controllo del Pc della vittima da remoto, fino all’accesso ai conti bancari online e altri file di dati sensibili. I siti web oggetto della ricerca sono relativi ad aziende, siti governativi e associazioni attive in tutto il mondo, quindi non indirizzi di siti pornografici e poco raccomandabili, e questo rende bene l’idea di quanti pericoli abitano il web e minacciano la nostra navigazione quando meno ce lo aspettiamo.

 

La gran parte delle conseguenze, per gli utenti che si sono imbattuti in malware e virus di diversa specie, sono sempre le stesse e dovute ai soliti problemi: software antivirus inesistenti o non aggiornati, firewall non attivi, download ingenui di file/app non affidabili e infetti, sottovalutazione dei rischi e altro ancora.