eSECURITY: nel 2010 gli attacchi informatici web based sono aumentati del 93% e del 42% quelli su piattaforme mobile

di Flavio Fabbri |

VINTI

Gli attacchi informatici in tutto il mondo si fanno sempre più numerosi e più sofisticati col tempo. Secondo una recente indagine Symantec, nel 2010 le minacce web based sono aumentate del 93%, rispetto all’anno prima. A preoccupare, però, la società fornitrice di soluzioni per l’Internet Security globale, sono le ulteriori evoluzioni delle tipologie di cyber crimes che si sono riscontrate negli anni. Le organizzazioni criminali attive sul web e i gruppi di crackers più pericolosi attaccano ormai le grandi aziende online con sistemi sempre più sofisticati e potenti, mentre utilizzano soluzioni più mirate e altrettanto complesse per diffondere malware a livello di utenti Internet.

Tra questi ultimi strumenti, i più diffusi sono i link infetti, ovvero collegamenti costruiti ad arte per adescare il navigatore del web e portarlo in siti scam o semplicemente finte home page, in cui il malcapitato deve solo aprire il documento contente il malware e il virus si scarica sul proprio Pc. Così nascono le tanto temute botnet, di cui una delle più famose è stata certamente StuxNet, ovvero reti di personal computer zombie, pilotati da remoto e in grado di compiere diverse operazioni illecite sotto il naso dell’ignaro proprietario.

Durante il 2010 ne sono stati identificati a milioni di questi link infetti, col risultato che i siti web più pericolosi sono proprio i più frequentati, quindi le reti sociali come Facebook e Twitter. A questi bisogna poi aggiungere i nuovi target dei cyber criminali, che sono le reti mobili e gli smartphone, con un aumento di attacchi nel 2010 del 42%.

È semplice il meccanismo, spiegano alla Symantec, “Qualsiasi device o piattaforma che diventa popolare e molto frequentata, allo stesso tempo diventa obiettivo primario per i criminali del web, che in questi casi fanno soldi sfruttando l’ingenuità e la scarsa cultura della sicurezza che purtroppo caratterizzano l’utente medio“.
 

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