ICT: Nicola Zingaretti, ‘Ad aziende deboli serve innovazione tecnologica’

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VINCITORI

La Regione Lazio ha un debito complessivo di 22 miliardi di euro. Una cifra spaventosa che Nicola Zingaretti ha dichiarato di voler affrontare ed estinguere una volta per tutte. “Un macigno che comporta l’impossibilità di investire in alcuni settori dell’economia e che impedisce lo sviluppo di politiche innovative“, ha spiegato il presidente durante una riunione con le parti sociali.

 

Anche in Europa si sono accorti dello stato di immobilità amministrativa dell’ente pubblico, tant’è che il Lazio “ha perso 3 posizioni nell’indice di competitività in soli 3 anni, passando dalla posizione numero 133 alla 143“. Trovare e sciogliere i nodi che affaticano e invalidano il sistema laziale è semplice: troppa burocrazia, sprechi e una situazione debitoria ingestibile.

 

Un sistema fragile che non può resistere alla competitività globale. Si devono ricostruire le basi per invertire la tendenza“, ha affermato ancora Zingaretti, aggiungendo che si devono trovare al più presto le leve su cui investire per tornare a crescere. “Anzitutto ricerca e innovazione. È necessario rifondare le reti del trasferimento tecnologico a un sistema di imprese debole. Culla della cultura, il Lazio dal 1999 al 2010 ha solo il 4 per cento dei brevetti nazionali. L’expo 2015 sarà un’occasione per ingranare una marcia e far ripartire il territorio“.

 

Tra gli altri obiettivi, c’è la richiesta di 8,2 miliardi di euro di fondi al Governo, entro febbraio 2014, e la creazione di un sistema di politiche del territorio, tramite cui promuovere l’agenda digitale e la green economy, per risanare l’economica in maniera sostenibile e duratura.

 

Stiamo studiando un piano energetico regionale per la fine dell’anno – ha infine dichiarato Zingaretti – Si deve puntare sulle infrastrutture e restituire al Lazio la sua vocazione di grande regione mediterranea“.

 

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