CROWDSOURCING: nuovo motore di ricerca dedicato ai professionisti italiani

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VINCITORI

La community dei professionisti freelance italiani sta crescendo sensibilmente e la piattaforma internazionale Freelancer.com ha deciso di dedicare proprio al nostro Paese un nuovo motore di ricerca, più funzionale e semplice da utilizzare.

 

Nel primo semestre dell’anno, Freelancer.com è crescita del 116%, divenendo una delle più grandi piattaforme al mondo di outsourcing e crowdsourcing, con 8 milioni di utenti e traduzioni in 30 lingue.  Le novità che sono state annunciate permetteranno interazioni e collegamenti più semplici, tra professionisti ed aziende, ma soprattutto servizi che faciliteranno la comunicazione per i freelancer italiani. Le nuove funzionalità della piattaforma, infatti, permetteranno di selezionare automaticamente i progetti in lingua italiana, con traduzione quasi simultanea dei testi.

 

Una ricerca condotta da Freelancer.com su oltre 7000 PMI, si legge in un comunicato dell’azienda, mostra che – grazie al nuovo sistema linguistico – si è registrata una crescita del 36% delle aziende che hanno realizzato un sito di ecommerce negli ultimi 12 mesi, perché – affermano gli intervistati – è più semplice e meno dispendioso affidare certi progetti ad un consulente esterno piuttosto che assumere una risorsa interna.

Il 76% ritiene che queste nuove caratteristiche favoriranno la crescita del mercato italiano. Secondo uno studio realizzato da Forrester Consulting, infatti, l’ecommerce italiano potrebbe diventare addirittura il secondo mercato del settore in Europa entro il 2017, con una crescita media del circa 16% ogni anno e con un giro d’affari di circa 8,3 miliardi di Euro.

 

Grazie all’implementazione della piattaforma, i professionisti italiani riusciranno a migliorare il loro business più facilmente, incoraggiati dal fatto che – si legge nella ricerca – la maggior parte delle imprese italiane che hanno avviato un’attività B2C, attraverso Freelancer, negli ultimi 12 mesi, per il 76% hanno raddoppiato i loro introiti. Il 72% degli imprenditori, invece, ritiene che il nuovo sistema linguistico aiuterà a rendere la loro impresa più competitiva.

 

In particolare, il 62% afferma che l’outsourcing, grazie a questo sistema, diventerà più semplice ed immediato ingaggiare – in Italia – le figure delle quali si necessita grazie all’appartenenza, per il 59%, dei freelance allo stesso mercato.

Il 48% ha riscontrato un migliore accesso alle competenze tecniche specifiche mentre il 60% ha trovato più agevole il monitoraggio dell’operato dei consulenti aumentando, di conseguenza, la qualità del risultato. Inoltre, secondo il 47% degli intervistati, con il nuovo sistema si garantisce un notevole risparmio di tempo.