THE SOCIAL NETWORK: tre premi Oscar al film di David Fincher, che incassa al botteghino 220 milioni di dollari

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

Erano due i film che quest’anno si contendevano il maggior numero di statuette all’83a edizione dell’Academy Awards di Los Angeles: ‘The social network’ e ‘Il discorso del Re’. Durante l’assegnazione degli Oscar del cinema, avvenuta la scorsa notte negli Stati Uniti, ad avere avuto la meglio però è stato il film britannico su re Giorgio V di Tom Hooper, che si è aggiudicato i premi più ambiti (miglior regia, film, sceneggiatura e attore), lasciando alla pellicola di David Fincher, dedicata alla storia di Facebook, quelli cosiddetti minori (miglior sceneggiatura ‘non originale’, colonna sonora originale e montaggio).

Per i cultori degli Oscar un risultato simile significa solo che ‘The social network‘ è uscito dalla competizione sconfitto e con la coda tra le gambe, ma sappiamo bene che l’Academy Award è solo un tassello nella storia di un film e che a vincere davvero è sempre il botteghino alla fine dei conti. Ad ora il film di Fincher ha incassato nel mondo 220 milioni di dollari (la metà solo negli Stati Uniti), decisamente di più del rivale inglese, molti di meno di un altro grande favorito alla vigilia che era ‘Inception‘ (quasi 300 milioni di dollari di box office globale), che comunque si aggiudica anch’esso tre statuette (migliore fotografia, montaggio sonoro e per gli effetti visivi).

Una bella gara, insomma, che ha visto il film dedicato alla nascita del più grande social network al mondo, Facebook, cimentarsi in una sfida all’ultima statuetta con il classico film biografico e storico all’inglese e con un concentrato di azione e tecnologia che è ‘Inception‘. Non era facile il compito che si era posto Fincher, perchè raccontare al pubblico cinematografico la storia della genesi di una rete sociale e della vita di Mark Zuckerberg, poteva risultare noioso e scontato, visto che per anni non si è parlato di altro. Invece il regista ha trovato una chiave narrativa diversa e ha stupito lo spettatore, mostrando come la vita virtuale e quella reale si sovrappongono più di quanto non si pensi, mentre anche un ‘nerd‘ come il fondatore di Facebook è un normale essere umano.

Da notare che tutta la serata degli Oscar è stata raccontata via Twitter, con micro-commenti di 140 caratteri e fotografie dal palco, in sala, nel dietro le quinte e al party finale, da James Franco, presentatore dell’evento e lui stesso candidato all’Oscar come Miglior attore protagonista in ‘127 ore’ di Danny Boyle.