WEB: studio Demoskopea-CoreCom, ‘In Liguria il 93% dei giovani vive online’

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

I giovani liguri tra i 10 e i 17 anni vivono il web quasi ogni giorno nel 93% dei casi, mentre il 96% si definisce uno ‘smanettone’ del personal computer. Questo il resoconto dell’indagine condotta dall’istituto di ricerche Demoskopea e dal Comitato regionale per le comunicazioni (Corcom) della Liguria, sul rapporto tra ragazzi, nuovi mezzi di comunicazione e Internet.

Uno studio inserito all’interno del progetto “Media e minori“, promosso dal Corecom per analizzare il rapporto dei minori e delle famiglie con i nuovi mezzi di comunicazione digitale, che pone in evidenza lo stretto rapporto che ormai si è instaurato tra gli adolescenti della regione e le piattaforme di comunicazione digitale, soprattutto di rete. Il web attira tantissimo questi ragazzi, che per’altro dispongono quasi sempre di un device personale di connessione ad Internet, nonostante un Pc non manchi in quasi nessuna casa oramai.

Gli intervistati ammettono di collegarsi a Internet 4-5 volte alla settimana in media, per un’ora o due di navigazione, di pomeriggio soprattutto o di sera. Le ricerche sono prevalentemente dedicate all’informazione, al consumo di musica e video online o al downloading di contenuti. C’è poi chi preferisce il social networking, il videogaming online, le messaggerie e le chat, mentre il 10% si dimostra attivo anche nell’eCommerce.

Dai risultati in possesso di Demoskopea e Corecom Liguria, la presenza di genitori o insegnanti accanto ai giovani in rete sembra un dato in crescita, ma si apprende anche che il 19% dei ragazzi tra i 10-13 anni naviga ‘da solo’, così come il 68,6% dei ragazzi tra 14-17 anni. Come ha ricordato Stefano Cavanna, commissario del Comitato regionale per le comunicazioni ligure, è per questo motivo che è sempre più fondamentale coinvolgere anche le famiglie in tale trasformazione tecnologica e sociale: “I nuovi media rappresentano un aspetto esistenziale importante nella vita di giovani e adolescenti. Un territorio affascinante, sconfinato e facilmente accessibile dove, tuttavia, possono trovare spazio anche contenuti e comportamenti dannosi per lo sviluppo. Comprendere il cambiamento è l’unico modo per non esserne travolti“.