SOCIAL NETWORK: un’immensa veglia online per ricordare Michael Jackson

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

Mio fratello, il Re del pop, Michael Jackson, si è spento oggi pomeriggio alle 14,26 a Los Angeles, a causa di un arresto cardiaco“. Queste le prime drammatiche parole di Jermaine Jackson, fratello della popstar americana, che ieri hanno annunciano al mondo la morte di uno degli artisti più acclamati di tutti i tempi. I social network riprendono la notizia e la scaraventano sul web. Il primo sito ad affrontare il popolo della rete è Tmz, la pagina dei gossip online della CNN.

Ovviamente Twitter non è stato da meno, andando praticamente in tilt già nelle prime ore della mattina. La piattaforma di microblogging, in forte crescita negli USA, è stata utilizzata infatti anche da celebrità del cinema come Jane Fonda, o dello sport come Lance Armstrong, per far conoscere alla comunità il proprio dolore. I media tradizionali hanno poi fatto il resto, mandando video e filmati che via, via, sempre grazie alla rete, cominciavano ad emergere, come le foto dei famigliari (Janet, Jermaine, La Toya, la mamma Katherin) accorsi all’Ucla Medical Center di Los Angeles; cosiccome lo sconforto di Madonna, Elisabeth Taylor e di Justin Timberlake, le immagini dell’ambulanza in corsa verso l’ospedale e della casa del cantante già metà, dopo pochi minuti dalla notizia del decesso, di un pellegrinaggio senza fine.

Per tutta la notte il mondo ha pianto il più popolare e talentuoso dei fratelli Jackson. Davanti all’Apollo theatre, nel cuore del quartiere afroamericano di Harlem a New York, dove Michael ha comnciato a muovere i suoi primi passi, migliaia di persone lo hanno ricordato ballando in strada. Aveva 5o anni, il cantante, cantautore, ballerino, compositore, musicista, che ha venduto al mondo più dischi di chiunque altro e i cui tour (a giorni ne sarebbe partito uno nuovo già sold out), tra musica e spettacolo, assumevano sempre la dimensione di eventi planetari, per numero di spettatori e caratura tecnica delle performance.

Un uomo la cui vita è stata sempre scandita da tanti momenti felici, ma anche difficili: dai controversi anni adolescenziali alla fama mondiale, con l’ormai mitico “Thriller” (40 milioni di copie vendute), dai matrimoni stellari alle accuse infamanti di pedofilia. Lascia comunque un patrimonio incalcolabile, tre figli (Prince Michael I e II e Paris) e una folla sterminata di fan che, pur nel dolore della perdita, potranno ricordarlo per sempre attraverso la sua musica e i tanti contenuti audio e video che da oggi in poi attraverseranno le distese siderali di Internet.