RCS MediaGroup

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Italia


RCS - logo

Sede
Via Angelo Rizzoli n. 2, 20132 Milano


Presidente
Piergaetano Marchetti


Vice Presidente
Gabriele Galateri di Genola

Amministratore Delegato
Antonello Perricone


URL: www.rcsmedia.it

ATTIVITA’

Quotidiani, Libri, Periodici, Diffusione, Pubblicità, Broadcst

ASSETTI

Azionisti

Il 63,527% del capitale ordinario è controllato da un Patto di Sindacato di Blocco e Consultazione cui hanno aderito: Mediobanca SpA, Fiat Partecipazioni SpA, Gruppo Italmobiliare, Fondiaria – SAI SpA, Dorint Holding SA, Pirelli & C. SpA, Banca Intesa SpA, Generali Assurances Vie SA, Capitalia SpA, Sinpar SpA, Merloni Invest SpA, Mittel Partecipazioni Stabili Srl, ER.FIN. – Eridano Finanziaria SpA, Edison SpA, Gemina SpA.


Partecipazioni

Italia
RCS Investimenti, GFN NET SpA, RCS Broadcast, RCS Editori, RCS Factor, RCS International Magazines, RCS Libri, RCS Periodici, RCS Pubblicità, RCS Quotidiani.

Europa
Burda RCS International Holding (Germania); Unedisa (Spagna); RCS International Magazines BV (Olanda).

Mondo
Non disponibili

CRONOLOGIA

1927
Angelo Rizzoli, già titolare della tipografia “A. Rizzoli & C.”, diventa editore acquistando quattro riviste: “Novella“, “Il Secolo Illustrato“, “La Donna” e “Commedia“.

1929
Inizia l’attività libraria pubblicando l’Enciclopedia Treccani.

1933
Parte l’attività di produttore cinematografico di Angelo Rizzoli con il film “La signora di tutti“.

1936
Lancia i periodici: “Bertoldo” ,
Omnibus” , Oggi“.

1939
Viene soppressa la pubblicazione del periodico Omnibus.

1945
Il periodico “Oggi” passa sotto la direzione di Edilio Rusconi.
Rizzoli lancia il settimanale “Bella“, “Annabella“, “Candido” e “L’Europeo“.

1949
Inizia a pubblicare la Biblioteca Universale Rizzoli (BUR).

1951
Nasce l’Istituto Grafico Rizzoli.

1952
La società cambia la denominazione in “Rizzoli Editore”.
Acquista il complesso “Cartiera di Marzabotto”.

1960
L’attività di produttore cinematografico continua con il film “La dolce vita” di Federico Fellini.

1974
Rileva l’intera proprietà della “Editoriale Corriere della Sera S.a.s.“,

1975-1976
Assume la gestione della “La Gazzetta dello Sport“.

1984
(Ottobre) Gemina rileva il pacchetto di controllo della Rizzoli.

1987
Acquista la casa editrice Sansoni.

1990
Rileva del gruppo editoriale Fabbri Bompiani Sonzogno Etas.

1997
Gemina separa la Rizzoli e le altre attività industriali e le unisce nella holding HdP.

1998
(31 marzo) Hdp rileva il 100% di Valentino Group.
(30 novembre) HdP firma un accordo di collaborazione con il gruppo Joyce di Hong Kong. In base all’accordo HdP assumerà una partecipazione pari al 20% del capitale di Joyce mediante un aumento di capitale. HdP avrà inoltrepotrà, per un periodo di cinque anni, salire fino al 34,99%.

1999
(18 gennaio) HdP compra il 20% di Joyce Boutique Holdings.
(10 settembre) RCS acquista insieme a Hubert Burda Media, gruppo editoriale tedesco, una partecipazione del 20% del capitale della Pegasus Publishing & Printing S.A.

2000
(4 agosto) Rcs Editori SpA, controllata al 100% da HdP, rileva il Gruppo Sfera.
(17 ottobre) RCS Libri, controllata al 100% da RCS Editori, acquista il 77% della francese Flammarion s.a..
(20 dicembre) Nasce HdP.net. L società è controllata interamente dal gruppo HdP: 60% HdP, 20% RCS, 10% Fila, 10% GFT NET.

2001
(19 giugno) RCS Editori acquista il 51% della Blei S.p.A..
(28 dicembre) Raggiunge un accordo con Il Sole 24 Ore per l’acquisizione di Radio Italia Network, della syndication CNR, della concessionaria pubblicitaria dell’ Editoriale Sper e dell’ Agenzia AGR.

2002
(23 gennaio) Rcs Periodici firma un accordo con Hachette per la cessione del 50% di Edif.
(25 febbraio) Rileva da “Il Sole 24 Ore” il Gruppo Sper.
(10 aprile) Acquisisce 5% Poligrafici Editoriale.
(1 ottobre) Porta al 10% la partecipazione in Poligrafici Editoriale.
(25 ottobre) HdP presenta il progetto di scissione parziale di RCS Editori a beneficio di Holding di Partecipazioni Industriali e della sua controllata RCS Pubblicita.
(5 dicembre) L’Assemblea dei Soci approva l’integrazione delle attività di HdP con quelle di RCS.
RCS MediaGroup, De Agostini e Hachette Rusconi firmano un accordo per la realizzazione di una joint-venture, RCS Diffusione, attiva nel settore della distribuzione. RCS Diffusione sarà partecipata da RCS MediaGroup al 45%, da Istituto Geografico De Agostini al 45% e da Hachette Rusconi al 10%.
(17 dicembre) HdP passa dal 71,9% al 91,1% del capitale di Fila.

2003
(1 gennaio) Diviene operativa l’integrazione delle attività di HdP con quelle di RCS.
(Marzo) RCS Editori acquista il 30% del capitale di Unedisa da Recoletos ed il 5% da Promotores. La società, grazie a queste due operazioni, arriva a detenere l’ 89,1% di Unedisa.
(1 maggio) Hdp cambia la denominazione in RCS MediaGroup.
(Giugno) Cede a Cerberus le attività operative di Fila Holding.
(30 giugno) RCS MediaGroup, De Agostini e Hachette Rusconi hanno dato esecuzione all’accordo, raggiunto il 5 dicembre scorso, per la realizzazione di RCS Diffusione.
(28 luglio) Comunica l’inizio dell’offerta di acquisto di 8.6 milioni di Azioni/ADS della controllata al 91,1% Fila Holding S.p.A.(Fila Holding).
(6 ottobre) Si conclude l’offerta di acquisto su titoli Fila Holding da parte di RCS MediaGroup che detenerne il 98,20 %.
(4 dicembre) Riacquista il 49% di Immobiliare Solferino 28 per circa 15,5 milioni di euro.
(5 dicembre) RCS MediaGroup presenta alla comunità finanziaria il Piano Strategico Triennale 2004 – 2006.

2004
(Febbraio) Franco Tatò lascia il consiglio di amministrazione di RCS MediaGroup. Non verrà sostituito.
(10 febbraio) Cede al fondo di investimento J.W. Childs Associates, per 73 milioni di dollari, la Joseph Abboud, l’ultima attività – rilevata nel 2000 – che possiede nel settore moda.
(27 maggio) Diego Della Valle, così come ha fatto Salvatore Ligresti, ha presentato richiesta di adesione al patto di sindacato di Rcs MediaGroup.
(7 giugno) L’immobiliarista Stefano Ricucci è salito a circa il 3% in Rcs MediaGroup.
(15 giugno) Comunica, in una nota di precisazione sulle notizie relative alla scissione e al riassetto del gruppo di via Rizzoli, che “in relazione alle ricorrenti voci che appaiono sulla stampa come già anticipato il 15 maggio e il 3 giugno scorsi, ha messo allo studio, anche avvalendosi di consulenti, iniziative ed operazioni, alcune di carattere societario, allo scopo di individuare modalità di accelerazione e miglioramento degli obiettivi di redditività previsti dal Piano industriale presentato al mercato finanziario lo scorso 5 dicembre, ferme le linee di azioni individuate nel piano stesso già peraltro in corso di attuazione. Proposte e progetti, non appena definiti, verranno sottoposti al Consiglio di amministrazione per la valutazione e quindi saranno oggetto delle dovute comunicazioni al mercato”.
(21 giugno) E’ stato raggiunto l’accordo tra i soci, con Cesare Romiti che assumerà la carica di presidente ad honorem del gruppo, lasciando la presidenza di Rcs quotidiani a Piergaetano Marchetti. Lascerà anche l’ad del gruppo Maurizio Romiti che ha annunciato le dimissioni con decorrenza dal 15 settembre prossimo. La nomina del nuovo ad dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. L’accordo finale ha visto l’uscita quasi completa di Gemina dal capitale Rcs (passerà dal 9,7% all’1% circa) la cui quota sarà ceduta proporzionalmente agli altri soci del patto al prezzo di 4,4 euro per azione. Ancora incerta la sottoscrizione per intero di Fiat, mentre Mediobanca porterà la proposta al cda di venerdì. Via libera all’ingresso di Diego Della Valle, Vittorio Merloni e Salvatore Ligresti.
(24 giugno) Gemina approva formalmente la cessione di una parte dell’8,6% di RCS MediaGroup agli altri azionisti del gruppo, per 277,2 milioni di euro (4,4 euro per azione).
(24 giugno) Raggiunge con Hubert Burda Media un accordo per riorganizzare i rapporti tra i due gruppi. In base ai termini dell’accordo Rcs acquisterà il 40% di Rcs periodici attualmente di proprietà di Hubert Burda Media, mentre Burda riacquisirà il 20% di Burda Verlag Osteuropa e il 50% della joint venture Burda Rizzoli international holding attualmente di proprietà di Rcs. Non cambia la partnership nella Burda Rizzoli Verlagsbeteiligungen a cui fa capo il gruppo Milchstrasse (Burda Rizzoli Verlagbeteiligungen) di Amburgo.
(25 giugno) Il Cda di Mediobanca ha deciso di procedere all’acquisto pro quota del pacchetto di azioni Rcs messe in vendita da Gemina. Con la sottoscrizione pro quota del pacchetto Gemina, a Mediobanca andrà un altro 2,25% circa del capitale Rcs. Dopo queste operazioni Mediobanca controllerà l’11,61% di RCS.
(30 giugno) La consob chiede a RCS chiarimenti sulla ripartizione della quota messa in vendita da Gemina nel patto RCS MediaGroup.
(1 luglio) Annuncia il rinnovo dell’attuale patto di sindacato fino a fine giugno 2007 con gli stessi soci.
Generali comunica agli altri componenti del patto di sindacato di Rcs MediaGroup che procederà all’acquisto della quota di sua spettanza del pacchetto di azioni messo in vendita da Gemina , pari allo 0,61% del capitale del gruppo editoriale. Generali, inoltre, ha “manifestato la disponibilità a rilevare pro quota – qualora vi fosse l’interesse dei cosiddetti soci “offerenti”, Italmobiliare , Pirelli & C. , Banca Intesa – le azioni che dovessero risultare non opzionate“.
(7 luglio) I soci di Rcs Mediagroup hanno raggiunto l’accordo per il nuovo patto di sindacato che governerà nei prossimi tre anni la holding. L’azionista di maggior peso è Mediobanca che è salita al 24,9% scavalcando Fiat (22,54%). Sono salite Italmobiliare (che potrà salire fino al 7%), Intesa e Pirelli (5% ciascuna). Entrano nel pattoFondiaria-Sai dei Ligresti (quota fino al 5%), il gruppo di Diego della valle (1,97%), Francesco Merloni (1,5%) e infine Capitalia (2%). L’accordo dovrà essere posto al vaglio della Consob, al cui vaglio è condizionato l’ingresso dei nuovi soci che porterebbe la quota di capitale conferito al patto oltre il 50%.
(8 luglio) Cede il proprio pacchetto di titoli Pirelli & C, pari a 84 milioni di azioni e 63 milioni di warrant.
(9 luglio) La Consob rende noto che Mediobanca ha formalizzato la riduzione della quota detenuta in Rcs dal 13,096% (del marzo ’97) al 12,062%. La Giovanni Agnelli & C, scende al 10,189% mentre Generali aumenta la quota dal al 3,706%, Italmobiliare al 7,819%.
(9 luglio) La Consob comunica che Efiparind bv ha aumentato la sua partecipazione in Rcs Mediagroup facendola giungere al 7,189% dal precedente 5,766%. Tale partecipazione è detenuta attraverso Italmobiliare (3,984%), Italcementi (2,263%) e Societé de Participation Financiere Italmobiliare (0,942%).
(22 luglio) Il cda di Capitalia, prendendo atto dell’aumento al 2,05% della partecipazione in Rcs MediaGroup, ne ha deliberato il trasferimento al portafoglio immobilizzato in considerazione del carattere strategico della partecipazione.
(29 luglio) Annuncia che il verdetto dell’esame della Consob sul nuovo assetto del patto di sindacato Rcs MediaGroup, come modificato con il ridimensionamento di Gemina e l’ingresso dei nuovi azionisti verrà dato la prossima settimana.
(6 settembre) CNR, divisione di RCS Broadcast, firma un accordo con la Lega Basket per la cessione dei diritti delle gare della “Serie A Tim”. L’accordo prevede anche le radiocronache delle partite di SuperCoppa, l’All Star Game e gli incontri di Coppa Italia.
(9 settembre) Via libera all’ingresso nel patto dei nuovi soci di Rcs: Salvatore Ligresti (FonSai 5%), Diego Della Valle (Paflux 5%), Cesare Geronzi (Capitalia 2%) e Francesco Merloni (Merloni Invest 1,5%).
Vittorio Colao acquista 288.000 titoli di RCS (circa lo 0,039%) per un controvalore complessivo di 1.097.475 euro.
(21 settembre) La Consob rende noto che Mediobanca ha aumentato la propria partecipazione in Rcs dal 12,062% al 13,931% del capitale.
(24-27 settembre) Vallardi cede 52 mila titoli ad un prezzo unitario compreso tra 3,78 e 3,86 euro per un totale vicino a 200 mila euro.
(12 ottobre) Arriva il via libera all’ingresso di nuovi soci (Cesare Geronzi, Jonella Ligresti e Diego Della Valle) nel consiglio di amministrazione e all’incremento della quota dell’Italmobiliare (che sale al 7%) e del gruppo di Diego Della Valle (3,003%).
(21 ottobre) Ufficializza le variazioni intervenute nel Patto di sindacato di blocco e di consultazione lo scorso 11 e 12 ottobre, riportando in particolare le nuove percentuali dei partecipanti al Patto medesimo. Mediobanca è il primo socio del gruppo editoriale, con il 13,126% di azioni ordinarie (pari al 22,836% delle azioni vincolate), seguita da Fiat Partecipazioni al 10,189% (17,728%), dal gruppo Italmobiliare al 7% (12,179%), Fondiaria-Sai al 5% (8,699%), Generali al 3,557% (6,189%), Dorint Holding al 3,003% (5,224%), Pirelli & C. al 2,911% (5,065%), Banca Intesa al 2,907% (5,058%) e Capitalia al 2% (3,48%). Seguono le partecipazioni di Simpar, Merloni Invest, Mittel, Eridano Finanziaria, Edison e Gemina, tutte tra gli 1 e gli 1,876 punti percentuali, per un totale di azioni vincolate pari al 57,476% delle azioni ordinarie emesse.
(16 dicembre) Il CdA, riunitosi sotto la presidenza di Guido Roberto Vitale, ha approvato il Piano Triennale presentato dall’Amministratore Delegato Vittorio Colao. Gli elementi chiave del piano in sintesi sono: 1) Recupero della redditività, sviluppo di iniziative sulle attività core, gestione del valore sulle altre attività; 2) Obiettivi a perimetro costante e principi contabili attuali: aumento dell’EBITDA del 50% al 2007; aumento dell’EBIT di circa l’80%, pagamento di dividendi nel triennio con target del 60% dell’utile netto (a principi contabili attuali); 3) Crescita prioritaria nei mercati in cui RCS è già presente (principalmente Italia, Spagna e Francia) nell’ottica della creazione di valore per gli azionisti. Valutazione di opportunità in altri mercati editorialmente simili.
(17 dicembre) Annuncia che intende cedere le partecipazioni attualmente detenute in Pirelli & C., Banca Intesa e H3G, in quanto “non strategiche”.

2005
(26 gennaio) La Consob rende noto che il gruppo Rcs dal 14 gennaio scorso possiede il 2,019% di Pirelli & C in proprietà diretta.
(31 gennaio) Rende noto che Stefano Ricucci, attraverso la Magiste International, ha raggiunto il 4,99% nel capitale della società.
(7 febbraio) Rcs Pubblicità ottiene il via libera da parte dell’Antitrust all’acquisizione del 49% di Rcs Dada.
(6 aprile) Stefano Ricucci oltrepassa la soglia del 5% nel capitale della Rcs Mediagroup.
(20 maggio) Stefano Ricucci porta la sua quota in RCS al 13,5%
(25 maggio) Stefano Ricucci porta la propria quota in RCS al 15,1%, diventando così il primo azionista di Rcs.
(27 maggio) Francesco Gaetano Caltagirone ha ceduto sul mercato nei giorni scorsi l’intera sua partecipazione nel capitale di Rcs MediaGroup, pari al 2,047%, realizzando una plusvalenza di 38 milioni di euro circa.
(27 maggio) Giuseppe Statuto riduce la quota in Rcs sotto la soglia del 2%.
(29 maggio) Sale dal 57.476% al 58.051% la quota detenuta dal Patto di sindacato di RCS MediaGroup.
(4 giugno) Stefano Ricucci porta la sua quota in RCS al 16,5%.
(5 giugno) I partecipanti al Patto di Sindacato di RCS hanno all’unanimità sottoscritto con efficacia immediata una pattuizione che attribuisce ai partecipanti al Patto un diritto di opzione per l’acquisto, a parità di condizioni, delle azioni che questo o quel partecipante venisse a trovarsi in futuro nelle condizioni di apportare ad offerte pubbliche eventualmente promosse sui titoli Rcs.
(7 giugno) I legali della Magiste di Stefano Ricucci hanno presentato un esposto alla Consob contro la blindatura del patto di sindacato decisa domenica sera dai soci stabili del gruppo editoriale Rcs.
(8 giugno) Ricucci rende noto di aver portato la propria partecipazione in RCS al 18.1%.
(24 giugno) La Consob dichiara che l’accordo di prelazione sottoscritto ad inizio mese dagli azionisti di riferimento di Rcs Mediagroup per salvaguardare il controllo della società in caso di scalate ostili rappresenta a tutti gli effetti un patto di sindacato e che pertanto i partecipanti stessi potranno non tenerne conto in caso di Opa, esercitando il diritto di recesso così come prevede il Testo unico dei mercati finanziari in simili circostanze.
(29 giugno) Ricucci conferma di aver raggiunto il 20,1% del capitale di Rcs.
(1 luglio) E’ operativa, dopo il via libera dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Rizzoli Publishing Italia, la nuova società controllata al 100% da Rcs e nata dalla separazione di Rcs MediaGroup e De Agostini in Darp.
(14 luglio) Ricucci vende un pacchetto di azioni pari al 2.10% della partecipazione detenuta in Rcs MediaGroup, portando la propria partecipazione al 18%.
(21 luglio) La Procura di Roma ha avviato un’inchiesta su Rcs che punta a ricostruire i fatti e i movimenti di capitale. Atti sono stati chiesti alle autorità di vigilanza. Il presidente dell’Authority per le tlc Corrado Calabrò, inoltre ha annunciato accertamenti sulle vicende che coinvolgono la proprietà del Corriere della Sera.
(14 settembre) Presenta Play Lab, laboratorio radiofonico sperimentale in diretta che ospiterà le prove tecniche di trasmissione della nuova emittente Play Radio che sarà lanciata il prossimo 6 ottobre.
(6 ottobre) La quota di Mittel in Rcs, pari all’1,24%, è stata trasferita a Mittel Partecipazioni Stabili e quest’ultima è subentrata alla prima nell’accordo parasociale che governa la casa editrice. Nel patto di Rcs la Dorino Holding di Diego della Valle è salita al 4,346% (dal 3,805%), mentre Intesa e Pirelli sono salite sino al 5,05% del capitale.
Sono partite le trasmissioni di Play Radio.
(18 ottobre) Deutsche Bank ha confermato la vendita del 4,7% di Rcs detenuto in pegno per conto di Stefano Ricucci. Gli acquirenti sono stati alcuni azionisti appartenenti al patto di sindacato di RcsMediaGroup, arrivato a controllare più del 63% della società editoriale.
(19 ottobre) Tramite la controllata Rcs Periodici, perfeziona l’acquisto dalla famiglia Minetto del 100% dell’Editrice Abitare Segesta.
L’Antitrust dà il via libera all’acquisizione da parte di Rcs Broadcast di Radio Tv Shadow, titolare di Radio Donna.
(31 ottobre) Comunica di aver negoziato con un primario intermediario finanziario l’acquisto di ulteriori opzioni call con scadenza entro il 15 novembre 2005 su complessive 1.400.000 azioni DADA, pari a circa il 8,8% del capitale ordinario, per un prezzo di esercizio di 13,80 ed un premio di 0,50 euro per azione.
(11 novembre) Dopo aver portato la propria quota in Dada dal 23,5% al 41,6%, esercitando attraverso Euromobiliare le opzioni d’acquisto verso Monrif e Poligrafici Editoriale della famiglia Riffeser, RCS ha reso noto che sottoscriverà un patto parasociale con la pattuglia dei fondatori e azionisti di Dada (titolari del 14,7% del capitale) e lancerà l’Opa sul resto delle azioni.
(Dicembre) Stefano Ricucci riduce ulteriormente la sua quota di partecipazione in Rcs, controllata tramite Magiste, al 14,7%. La quota è in pegno alla Bpi.

2006
(13 gennaio) Rende noto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato “non intende procedere all’avvio di un’istruttoria in merito all’operazione che ha comportato l’acquisizione del controllo congiunto di DADA SpA da parte di RCS MediaGroup e degli altri partecipanti al Patto Parasociale concernente DADA stessa“. L’Antitrust ha ritenuto che “l’operazione – avviata lo scorso 11 novembre – non dà luogo a costituzione o rafforzamento di posizione dominante tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza“.
(17 marzo) La data di scadenza del patto di sindacato di Rcs Mediagroup è stata prorogata al 15 marzo 2009 “nella sua attuale formulazione”. Il patto è “ulteriormente prorogabile” per un triennio “salva la facoltà di recesso per ciascun azionista da esercitarsi mediante disdetta comunicata entro il 15 settembre dell’anno precedente la scadenza”.
(21 marzo) Vittorio Colao, amministratore delegato di Rcs Mediagroup, ha acquistato sul mercato azioni del gruppo editoriale per complessivi 200mila euro.
(23 marzo) Bpi decide di dare esecuzione al pegno relativo alle azioni Rcs che aveva in garanzia a fronte dei finanziamenti concessi a Stefano Ricucci. Il consiglio ha infatti dato mandato all’ad Dino Gronchi di procedere alla vendita di 103,54 milioni di azioni, conferendogli a riguardo pieni poteri, compreso quello di individuare modalità che assicurino trasparenza e ragionevolezza della vendita stessa.
(3 maggio) La sua controllata RCS Digital ha concluso un accordo con Game Media Newtwork, che fa capo a Digital Bros, per commercializzare in Italia “Football League”, videogioco multiplayer online di calcio accessibile gratuitamente dal sito web della Gazzetta dello Sport.
(25 maggio) E’ fra tra i quattro candidati rimasti in lizza per l’acquisto di Emap France. Tra i contendenti anche Mondatori, il gruppo editoriale Prisma Press e il consorzio formato dai fondi di investimento Carlyle-Apax.
(30 maggio) Banca Popolare Italiana (Bpi) ha deciso di escutere il 14,8% di titoli Rcs MediaGroup, avuti in garanzia dal gruppo Ricucci fra luglio e agosto 2005 a fronte di finanziamenti a Magiste e Garlsson. L’esposizione di Stefano Ricucci, ora in carcere, ammonta a 690 milioni di euro che non sono stati rimborsati a causa delle difficoltà finanziarie in cui versa l’immobiliarista romano. Bpi ha dato mandato al Credit Suisse Securities di procedere oggi stesso al collocamento del 14,8% di titoli Rcs MediaGroup attraverso un accelerated bookbuilding. Il collocamento verrà offerto a investitori istituzionali italiani ed esteri, anche Banca Popolare Italiana potrà acquistare azioni.
(31 maggio) Bpi annuncia che il Credit Suisse Securities (Europe) Limited ha concluso in giornata il collocamento del 14,847% del capitale sociale ordinario di Rcs. Il prezzo di collocamento delle azioni Rcs, unico per tutti gli investitori istituzionali acquirenti, è stato fissato da Credit Suisse in 4,51 euro per azione. Alla fine del collocamento, Banca Popolare Italiana è risultata assegnataria del 4,53% del capitale ordinario di Rcs. Il restante 10,31% del capitale ordinario di Rcs, risulta assegnato a terzi investitori istituzionali o comunque ricadenti nella definizione di operatori qualificati ai sensi della disciplina applicabile.
(1 giugno) Edizione holding rende noto di avere acquistato da Banca Popolare Italiana il 5% del capitale ordinario di Rcs MediaGroup.
(5 giugno) La Consob rende noto che Si.to. financiere è entrata in possesso di una quota pari al 5,001% di RCS. La quota è detenuta in forma indiretta tramite Cinecittà centro commerciale SpA.
(24 giugno) Lancia “M”, periodico a cadenza semestrale che sarà pubblicato in inglese e italiano e sarà disponibile in Europa, Stati Uniti, Giappone, Australia e Arabia Saudita.
(28 luglio) Il nuovo amministratore delegato di Rcs sarà Antonello Perticone che assumerà l’incarico dal prossimo 12 settembre, succedendo a Vittorio Colao, che aveva rimesso il proprio mandato dopo due anni alla guida di RCS.
(Ottobre) Annuncia che Rcs Quotidiani lancerà, in sperimentazione a Milano, di “Corriere della Sera Anteprima”. Le quattro pagine conterranno le notizie aggiornate fino a dopo pranzo e una preview di quelle che si troveranno il giorno dopo sul “Corriere della Sera”. La testata sarà distribuita gratuitamente in metropolitane, stazioni e strade verso le 17.
L’Antitrust autorizza Rcs Broadcast all’acquisto degli impianti di radiodiffusione di Mediatelecom e di Publiaudio, rispettivamente in provincia di Cosenza e Lecce.
(12 novembre) Compra da Digifin il 51% di Digicast alla quale fanno capo i canali tematici (distribuiti prevalentemente attraverso Sky) Jimmy, Caccia e Pesca, Sailing Channel, Planet. L’acquisizione è condizionata all’autorizzazione dell’Antitrust e dell’Agcom.
Annuncia la trasformazione entro il primo semestre 2008 della Gazzetta dello Sport in quotidiano full color. Gli investimenti richiesti ammontano a circa 65 milioni nell’arco di tre anni. RCS ha prolungato anche il contratto di affitto della testata La Gazzetta dello Sport, in scadenza al 2015, sino al 2040
(13 novembre) Sigla un accordo con Digital Bros per la realizzazione di una joint venture nel settore dell’intrattenimento online. La joint venture sarà partecipata al 51% da RCS Quotidiani Spa ed al 49% da Game Media Networks. La principale attività della jv sarà la realizzazione, la gestione e lo sviluppo di un portale sul gaming fruibile sia online che mobile.
Annuncia la trasformazione entro il primo semestre 2008 della Gazzetta dello Sport in quotidiano full color. Gli investimenti richiesti ammontano a circa 65 milioni nell’arco di tre anni. RCS ha prolungato anche il contratto di affitto della testata La Gazzetta dello Sport, in scadenza al 2015, sino al 2040.
(15 dicembre) La Consob comunica che Ubs è entrata nel capitale sociale di Rcs Mediagroup con una quota pari al 3,453%.
(18 dicembre) La sua controllata RCS Pubblicità ottiene il controllo totale di Blei, concessionaria per la raccolta pubblicitaria sui media esteri. Rcs Pubblicità acquisirà infatti il 100% del capitale sociale di Blei, attualmente detenuto al 51%.
(21 dicembre) Sottoscrive con il gruppo Finelco Spa (Radio 105 e Radio Monte Carlo) una lettera di intenti non vincolante volta a verificare la possibilità di una partnership strategica ed operativa. L’accordo prevede una integrazione delle rispettive attività nel settore radiofonico.

2007
(7 febbraio) Il Cda di Rcs ha approvato la presentazione di un’offerta per l’acquisto dell’intero capitale sociale di Recoletos Grupo de Comunicaciòn, holding (non quotata) dell’omonimo gruppo editoriale spagnolo presente nella carta stampata, nella radiofonia, nella televisione e in Internet. La valutazione complessiva del gruppo Recoletos è di 1,1 miliardi di euro, da cui andrà dedotto l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2006 (stimato in 272,2 milioni circa). Dall’operazione nascerà un gruppo editoriale leader in Spagna nella stampa nazionale quotidiana, sia per diffusione sia per leadership.
(15 febbraio) Annuncia la costituzione di Rcs Db Games, joint venture con Digital Bros. La nuova società si occuperà della realizzazione, gestione e sviluppo del canale giochi per i portali di informazione del Gruppo Rcs, tra cui corriere.it e gazzetta.it.

DATI ECONOMICI E FINANZIARI

RCS Media Group*

2005

2004

Ricavi

2.191,1

2.150,8

Margine Operativo Lordo (MOL)

281,1

167,3

Risultato operativo 217,2 104,0

Risultato netto dell’esercizio

219,3

102,6

*I valori sono riportati in milioni di euro

Ricavi per attività*

2005

2004

Diffusionali

1.373,5

1.385,4

Pubblicitari

722,4

688,5

Editoriali diversi 95,2 76,9

Totale

1.191,1

2.150,8

*I valori sono riportati in milioni di euro