MiBAC: cinema in festa, Blandini esprime gioia per approvazione tax credit e tax shelter

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COMUNICATO STAMPA


Esprimo la mia personale gioia – ha dichiarato il Direttore Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), Gaetano Blandiniper questo notevole successo, ottenuto a poco più di tre mesi dalla richiesta italiana, e che costituisce un importantissimo “tassello” per l’effettiva applicazione in Italia di questi meccanismi fiscali di agevolazione per il cinema, esistenti nei principali Paesi UE ed attesi da almeno 15 anni nel nostro Paese“.

Al riguardo– ha proseguito Blandini – intendo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al risultato di oggi, a partire dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, che ne ha fatto una priorità nel suo impegno a favore del cinema italiano, il Sottosegretario di Stato Letta, che con il Ministro Bondi ha condotto e vinto, nell’estate scorsa, la battaglia per il ripristino delle risorse finanziarie di copertura dei benefici, nonché il Ministro dell’economia Prof. Tremonti per la grande sensibilità dimostrata, tenuto conto delle difficoltà della situazione economica generale. Ringrazio calorosamente, poi, il Ministro degli esteri On. Frattini che, con l’operato del suo Gabinetto e della Rappresentanza italiana a Bruxelles, in particolare, il Rappresentante Min. Nelli Feroci, il Cons. Celeste ed il dr. Petrangeli, ha fornito un decisivo apporto all’esito positivo della procedura ed un sostegno fattivo e costante al “gruppo di lavoro” da me costituito per seguire la vicenda “incentivi” congiuntamente al Ministero dell’economia“.

A questo gruppo da me coordinato e costituito – ha detto ancora Blandini – per il mio Ministero, dai Proff. La Torre e Committeri e dal Dr. Lo Surdo, e per il MEF, dal Dr. Izzo e dal dr. Visco del Dipartimento delle finanze, va ovviamente la mia riconoscenza per l’impegno e la professionalità dimostrata, oltre all’augurio di buon lavoro per il proseguimento delle attività, che, come dirò tra poco, non si fermano ovviamente oggi“.

Mi corre l’obbligo inoltre – ha aggiunto Blandini – di ringraziare i parlamentari che con maggior forza hanno portato avanti l’impegno per l’arrivo anche in Italia degli incentivi, ed in particolare l’On. Carlucci, che ne fa una sua “bandiera” da tanto tempo, e l’On. Barbareschi, nonché, il precedente Governo che avviò l’introduzione delle misure nella normativa nazionale. Gli incentivi fiscali al cinema, infatti, hanno sempre avuto un appoggio trasversale, data la loro valenza assolutamente positiva per le sorti imprenditoriali e qualitative del nostro cinema. Va sottolineato, poi, che quelli proposti dall’Italia sono, probabilmente, nella loro complessa articolazione, tra le misure di questo tipo più avanzate in circolazione, come è stato anche riconosciuto, ad esempio, da numerosi esperti internazionali nelle recenti Giornate europee del cinema di Torino“.

In proposito – ha proseguito Blandini – rendo noto che una seconda parte del pacchetto di benefici, quelli concernenti gli investitori “esterni”, le imprese di distribuzione e di esercizio, sui quali l’UE ha chiesto all’Italia di poter condurre ulteriori approfondimenti, in quanto del tutto “nuovi” nel panorama comunitario, verrà a sua volta notificata a Bruxelles prima di Natale. Il Ministro Bondi mi ha già dato precise disposizioni per adoperarmi con forza perché, attraverso il citato gruppo di lavoro e la nostra Rappresentanza, questa seconda “tranche” di aiuti, di eguale importanza rispetto a quelli che hanno avuto il nulla osta della Commissione UE, possa essere autorizzata nei primi mesi del 2009“.

Intanto – ha concluso Blandini – proprio per l’esigenza prioritaria che tutte le misure fiscali, compresi gli incentivi ancora non autorizzati, possano entrare quanto prima in funzione, comunico, infine, che sto percorrendo, su impulso del Gabinetto e dell’Ufficio legislativo, un’altra strada all’interno della nostra legislazione, ovvero l’applicazione, attraverso un’apposita modifica alla normativa della legge n. 244/2007, delle disposizioni comunitarie cd. “de minimis”, secondo le quali non è richiesto il beneplacito UE per gli aiuti fino a 200.000 euro in tre anni per singola impresa“.