Tv per bambini, ecco le strategie dei broadcaster europei

di Raffaella Natale |

Il Rapporto Kids Tv indica come i broadcaster europei stanno adattando le loro offerte per i bambini all’era digitale. E’ il trionfo della catch-up tv, dei canali interattivi online. La social tv riguarda invece gli adolescenti.

Europa


Bambini e Tv

Da tempo i broadcaster stanno tentando di adattare la loro offerta alla nuova realtà digitale. L’esplosione di internet e la moltiplicazione dei dispositivi atti a ricevere contenuti ha profondamente modificato le abitudini dei consumatori.

L’esperienza della social tv appare molto interessante ma riguarda poco i bambini e invece molto di più la fascia d’età che va dai 15 ai 34 a anni che è quella più sensibile ai cambiamenti tecnologici.

 

Bambini e tv

Il Report Kids tv indica come usano la tv, i bambini in Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna.

Dai dati raccolti emerge che nel 2013, i bambini europei hanno passato in media 2 ore e 11 minuti davanti al televisore, 2 minuti in più rispetto al 2012. La fascia 15-34 ha passato 2 ore e 30 minuti davanti al piccolo schermo.

Il trend risulta più basso in Francia perché la moltiplicazione degli schermi e della catch-up tv hanno modificato i modelli di consumo delle famiglie francesi. Secondo l’istituto Médiamétrie, che ha realizzato il Rapporto, il 50% dei bambini dai 4 ai 14 anni dispone di almeno un tablet a casa.

 

I giovani usano tutti i dispostivi per guardare contenuti

L’industria televisiva ha ovviamente preso in considerazione l’evoluzione delle abitudini dei più giovani. Grazie a tablet, pc o smart tv i bambini possono guardare i loro programmi anytime e anywhere.

Questo indica che per i broadcaster è fondamentale rafforzare la loro offerta, moltiplicando i contenuti su diversi supporti.

I canali più seguiti dai più piccoli, come Nickelodeon o Disney Channel sono presenti su tablet e smartphone con le specifiche app.

 

Tv e tablet

Ci sono alcuni anali televisivi che hanno pensato bene di produrre i loro tablet: in Francia Tf1 lancerà a ottobre la propria tavoletta destinata alla fascia d’età 4-10, si chiamerà TFOU tab’. Il device includerà l’app TFOU che ricrea l’universo dei programmi televisivi.

Il tablet è dotato di un sistema parental control, con due interfacce genitori/figli, profili personalizzabili e 50 nuovi episodi a settimana in replay e 5 ore di programmi originali.

 

YouTube investe sui bambini

Anche YouTube ha ampiamente investito nei programmi e nei canali per i bambini.

Sulla piattaforma sono, infatti, disponibili, tra gli altri, Nickelodeon, Disney Channel e più recentemente Gulli con 8 canali tematici.

CanalPlus ha lanciato lo scorso 18 giugno un’offerta per i più giovani su YouTube con due nuovi canali ‘Zac&Zig’ e ‘Piwi+’.

I contenuti proposti sono ricchi e variano da un canale televisivo all’altro.

CanalPlus, per esempio, propone con ‘Piwi+’ offre anche video originali o educativi sull’alimentazione.

L’altro canale YouTube, ‘Zac&Zig’ offre contenuti di edutainment come ‘imparare a disegnare’ o ‘giocare con le lettere e i suoni’, giochi interattivi, canzoni o indovinelli.

 

Una tv più conessa e social

La catch-up tv non è l’unico servizio offerto dalle tv per i bambini, ci sono anche molti contenuti che sono stati arricchiti.

Le proposte per i più piccoli sono molto diverse da quelle per la fascia d’età 15-34 anni.

Sicuramente qui la tv è meno sociale: con i bambini è, infatti, più difficile sfruttare i social media a vantaggio dei programmi televisivi.

I bambini non sono, in effetti, poco presi dalla dinamica conversazione che avviene sui social media. Cercano invece di comunicare con i loro eroi, condividere un’avventura unica e scoprire questo nuovo universo attraverso contenuti esclusivi.

L’arricchimento dei contenuti non avviene attraverso i social network ma con una narrazione transmediale.

I bambini crescono in un universo connesso, dove i loro programmi non si guardano solo sulla tv ma dove esplorano contenuti online e usano app specifiche.

Sono ancora poco attivi sulla social tv che però resta un obiettivo da considerare man mano che cresceranno fino a diventarne protagonisti.

La loro esperienza televisiva e le loro attese influenzeranno fortemente l’evoluzione della social tv.