Droni a prova di hacker, l’ultima frontiera del Pentagono

di Paolo Anastasio |

Il Pentagono ha realizzato un prototipo di drone anti-hacker che nelle intenzioni degli Usa garantirà la sicurezza dei velivoli senza pilota da potenziali attacchi esterni.


Quadcopter

Droni a prova di hacker. E’ questa l’ultima frontiera del Pentagono, che ha messo a punto un sistema per rendere invulnerabili i droni militari Usa, proteggendo le funzioni di controllo e navigazione dei velivoli senza pilota da potenziali attacchi nemici.

 

Il software è stato realizzato dal Darpa (Defense Advance Research Project) nell’ambito del programma di ricerca pluriennale Hacms (High Assurance Cyber Military Systems), nato all’interno delle università di San Diego e Washington.

 

In concreto, il mini drone del Pentagono è munito di software in grado di contrastare eventuali cyberattacchi, ha detto Kathleen Fisher, responsabile del progetto Hacms per conto del Darpa.

 

“Il software è disegnato per evitare che un hacker prenda il controllo di un drone. Il software di difesa garantisce in modo matematico che il velivolo sia immune da attacchi su ampia scala”, ha detto Fisher al sito DefenseTech.org.

 

Il nuovo prototipo è stato battezzato “quadcopter”, si tratta di un drone quadrangolare: è destinato a bloccare ogni genere di minaccia che si possa manifestare all’interno della rete della flotta di velivoli militari connessi fra loro.

 

Da tempo l’Iran rivendica il sequestro di un drone Usa, che sarebbe stato dirottato nel 2011 dall’Esercito di Teheran intervenendo sul suo sistema di comando.