Roberto Opilio (Telecom Italia): ‘Entro due anni fibra ottica per metà della popolazione’

di Alessandra Talarico |

Oggi la presentazione della rete bolognese: 550 km di cavi in fibra per servire un bacino di circa 350mila cittadini. Un progetto avviato un anno fa e realizzato minimizzando tempi d’intervento, costi e impatto sulla città.

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Accelera sulla fibra ottica Telecom Italia, anche perché l’alta è un veicolo imprescindibile per portare nelle case italiane nuovi servizi di entertainment e nelle aziende applicazioni innovative come la videosorveglianza e i servizi di cloud computing. La tabella di marcia fornita questa mattina dal direttore Technology di Telecom Italia, Roberto Opilio, è chiara: entro due anni la rete di nuova generazione, che a oggi è già disponibile in 54 città, sarà a disposizione di oltre metà della popolazione.

Una tappa importante è stata sancita oggi, con la presentazione dell’ultrabroadband a Bologna: 550 chilometri di cavi in fibra ottica per servire un bacino di circa 350mila cittadini. Un progetto avviato un anno fa e che ha visto Telecom Italia impegnata nella realizzazione sia della nuova rete in fibra ottica NGAN sia di quella mobile 4G per un investimento complessivo da 16 milioni di euro. Un risultato possibile grazie anche alla collaborazione del Comune di Bologna, che ha consentito di realizzare rapidamente le attività di scavo e di posa minimizzando sia i tempi d’intervento sia i relativi costi e l’impatto sulla città (solo 35km di fibra sono stati posati con scavo e prevalentemente di tipo innovativo a basso impatto per la popolazione), a dimostrazione che la collaborazione pubblico-privato è un elemento essenziale per la buona riuscita dei progetti infrastrutturali.

“Stiamo lavorando per realizzare la rete di nuova generazione in altre città, con l’obiettivo di arrivare a coprire oltre il 50% della popolazione entro il 2016, vale a dire qualcosa come 12,4 milioni di casa collegate”, ha spiegato Opilio.

Un obiettivo reso possibile grazie agli investimenti programmati nell’ultimo piano industriale della società che prevede una spesa di 3,5 miliardi di euro nel triennio 2014-2016: nello specifico, 1,8 miliardi di euro saranno dedicati allo sviluppo dell’Ultrabroadband fissa con l’utilizzo della fibra ottica per il segmento dell’accesso; 900 milioni di euro per l’Ultrabroadband mobile; 700 milioni di euro circa per la realizzazione di nuovi data center dedicati allo sviluppo del Cloud computing e connessioni in fibra internazionali.

“Anche nella telefonia mobile stiamo facendo molto, le nuove stazioni in tecnologia LTE sono infatti già attive in 689 comuni italiani per una copertura 4G pari, ad oggi, al 51% della popolazione, che diventerà l’80% nel 2016”, ha detto ancora Opilio.

 

I servizi ‘Ultra Internet’ a 30 Megabit consentono di vedere film in HD e 3D, ascoltare musica, utilizzare al meglio gaming on line e tutta la potenzialità dei servizi cloud: strumentale, quindi, per alimentare la domanda, l’offerta di contenuti di alto livello come quelli di Sky. Non a caso, Telecom ha siglato nei giorni scorsi un accordo con la Pay Tv di Rupert Murdoch: come ha spiegato l’ad marco Patuano, infatti, “…il video è una motivazione chiave a ‘comprare’ 30-50 mega di connettività” e l’obiettivo dell’accordo è quindi, anche, quello di “…dare una ragione valida all’acquisto della banda larga da parte di chi non ne vede oggi l’utilità”.

 

Per quanto riguarda la telefonia mobile, grazie all’attivazione di 61 stazioni radio base 4G, a Bologna è stata già raggiunta una copertura di quasi il 100% della popolazione.