Pay Tv, per Digital+ scende in campo anche l’Italiana Proto

di Raffaella Natale |

La società di investimenti, guidata da Alessandro Proto, sarebbe pronta ad aumentare la propria quota se Mediaset e Telefonica decidessero di non fare alcuna offerta.

Spagna


Alessandro Proto

Si complica il dossier riguardante la pay Tv spagnola Digital+ in mano a Prisa, dopo che la società italiana Proto Organization ha detto d’essere disponibile ad aumentare la propria partecipazione se Telefonica e Mediaset non dovessero esercitare il loro diritto di prelazione. Le due società possiedono rispettivamente il 22% di Digital+. Al momento l’agenzia, guidata da Alessandro Proto possiede una partecipazione del 2% nel Gruppo Prisa. La società di investimenti è recentemente balzata agli onori della cronaca per aver curato la vendita della villa a Miami dello stilista Versace al calciatore David Beckham per 45 milioni, prendendo una commissione record da circa 5 mln di dollari.

Non è la prima volta che Proto si interessa al mercato televisivo. Nel 2012 aveva offerto 150 milioni di euro a Telecom Italia per comprare La7, ceduta poi a Cairo.

 

Il Gruppo Prisa, editore di El Pais, ha messo in vendita la propria quota del 56% per risanare i conti in rosso. Al Jazeera, secondo indiscrezioni non ancora smentite, sarebbe disposta a comprarla per circa 1 miliardo di euro.

L’ingresso della Tv araba in Spagna ridisegnerebbe gli scenari dell’audiovisivo europeo e gli attuali equilibri del mercato della pay tv finora Sky-centrico.

Gli occhi restano puntati su Mediaset e Telefonica che hanno tempo fino al 12 marzo per decidere cosa fare, senza dimenticare che i due gruppi possono esercitare anche il diritto di veto.

 

Il Ceo di Telefonica, José María Alvárez Pallete, ha ammesso che l’operatore tlc sta guardando con interesse alla pay Tv di Prisa e ha ricordato che il gruppo sta facendo un grande sforzo sul mercato televisivo con ‘forti’ investimenti. Del resto la recente operazione di British Telecom, che ha sborsato quasi 1 miliardo di euro per i diritti della Champions League rivelando l’interesse delle telco per l’acquisto dei diritti Tv degli avvenimenti sportici che catalizzano maggiore attenzione da parte del pubblico.

 

“Siamo molto attenti a ciò che potrebbe accadere sul mercato spagnolo della tv a pagamento“, ha aggiunto il Ceo di Telefonica, precisando che ci sono altre aziende interessate. “Potrebbero esserci altre alterative, ma al momento ciò che accadrà resta un’incognita”.

 

Da parte sua Mediaset, che da dicembre al lavoro per la costituzione della New Co., nell’incontro con gli investitori di giovedì ha detto di prevedere un ‘lieto fine’ per Digital+, sottolineando che “qualsiasi decisione migliorerà lo stato attuale” in cui si trova la pay tv.

Riguardo alla possibilità che sia Mediaset a comprare, i vertici hanno fatto sapere che bisogna attenersi a una “visione realistica” dell’operazione sulla quale pesa “la situazione di incertezza per le passate gestione” ma sicuramente anche il recente investimento da 700 mln di euro per comprare i diritti tv della Champions League in Italia.

 

In conclusione Mediaset ha ribadito che al momento è ‘impossibile’ fare previsioni sul possibile acquirente, precisando tuttavia la propria intenzione a mantenere la situazione sotto controllo, valutando le mosse dei potenziali compratori sempre nell’ottica di posizionare Digital+ in “modo vantaggioso sul mercato nazionale e internazionale“.