mPayment, gli operatori Uk puntano sul contactless

di Paolo Anastasio |

Weve, la joint venture per lo sviluppo dell’mCommerce composta da Vodafone, O2 e EE, ha siglato un accordo con MasterCard per la diffusione dei pagamenti via POS mobile tramite smartphone.

Regno Unito


Contactless

Weve, la joint venture britannica per lo sviluppo dell’mPayment  formata dai tre maggiori operatori del paese – Vodafone, EE e O2 – ha siglato un accordo con MasterCard per spingere la diffusione dei pagamenti contactless via smartphone nel paese. L’obiettivo della partnership è superare la frammentarietà dei diversi sistemi di pagamento mobile nel Regno Unito, dove le banche si muovono in ordine sparso, proponendo servizi singoli di pagamento mobile, che frenano la nascita di un ecosistema standard nel paese. Insomma, troppi borsellini virtuali caricati sulle Sim dei clienti, ciascuno dei quali però è legato alla banca di appartenenza.

 

Il nuovo sistema pensato da Weve e MasterCard, invece, è basato sull’utilizzo contactless dello smartphone, che consenta di pagare strisciando il device sui POS mobili già disseminati nel paese. Nel quadro dell’accordo, sarà MasterCard a incaricarsi della fornitura dei POS contactless nei negozi del paese.

David Sear, Ceo di Weve, ha detto al Financial Times che “L’mPayment è un mercato ancora molto confuso, non rende le cose semplici ai clienti ed è troppo costoso da organizzare per le banche  – ha detto Sear – la gente però usa già la tecnologia contactless ed è abituata a girare senza soldi. Questa è una grossa opportunità per le banche, che grazie al contactless potranno contare su una piattaforma già diffusa su ampia scala”.

 

Per fruire del servizio di mPayment contactless, i clienti dovranno cambiare la SIM e adottarne una in grado di riconoscere i POS mobili.  Secondo stime di MasterCard le transazioni contactless sono aumentate del 220% nel 2013 in Europa.