Sky Italia: trimestrale in ‘miglioramento’. Stabile la base utenti a 4,76 milioni

di Raffaella Natale |

La pay Tv di Rupert Murdoch, che dal primo luglio 2013 fa capo a 21st Century Fox, continua a fronteggiare bene la crisi del mercato tv.

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Sky Italia continua a fronteggiare bene la pesante crisi che ha colpito il mercato audiovisivo a causa del drastico calo delle entrate pubblicitarie.

Nel secondo trimestre fiscale, la pay tv di Rupert Murdoch presenta risultati ‘migliori’. L’azienda spiega che la buona performance è dovuta “alle attività di marketing e alla riduzione dei costi operativi”.

 

Dal primo luglio del 2013, dopo lo spin-off della casa madre News Corp, Sky fa capo a 21st Century Fox, che raggruppa tutte le attività di entertainment. Gli asset riguardanti l’editoria sono rimasti sotto la News Corp.

Il fatturato di Sky Italia, spiega la società, espresso in valuta locale è rimasto “in linea con quello del corrispondente periodo dell’anno scorso” quando la società aveva registrato una perdita operativa da 20 milioni di dollari contro un utile operativo da 6 milioni messo a segno negli ultimi tre mesi del 2011. La contrazione del risultato era dovuta all’aumento delle spese legate alla programmazione, inclusi circa 30 milioni di costi per i diritti associati principalmente alla copertura televisiva della UEFA e degli Europei.

 

Sky Italia ha inoltre mantenuto la base di abbonamenti, con un totale di 4,76 milioni. Il documento non dà i risultati di bilancio scorporati per Sky Italia, ma li include in quelli della divisione Direct Broadcast Satellite di cui fa parte.

Dbs, di cui fa parte anche Sky Deutschland, ha riportato profitti operativi per 33 milioni di dollari, contro i 55 milioni dell’anno precedente, con un fatturato salito a 605 milioni.

 

Sky impiega circa 7mila persone con età media di 35 anni. Il gruppo dalla sua nascita ha investito 9,2 miliardi di euro e stima in 19,2 miliardi la ricchezza generata dai propri investimenti nell’economia italiana. Nell’anno fiscale 2012 ha investito 1.108 milioni di euro nel prodotto audiovisivo italiano.

 

Per Mediobanca, rispetto all’andamento del mercato tv, Sky riesce a garantirsi un fatturato in salute.

Secondo i dati riportati da una ricerca di Mediobanca R&S, l’insieme dei ricavi televisivi dei principali operatori televisivi nel 2012 è sceso a 9,4 miliardi di euro.

Questa contrazione è dovuta al calo del fatturato di Mediaset che ha perso il 12,5%, di La7 che segna -10,8% e della Rai con -7,6%. Solo Sky presenta conti in salute mentre registra una leggera perdita solo nei servizi pay-per-view. Stando ai dati del bilancio al 30 giugno 2012, Sky ha mantenuto le posizioni (+0,3%) con una raccolta pubblicitaria cresciuta dal 2008 del 32,3% mentre i ricavi da abbonamento sono aumentati dell’8,1%.

 

Il risultato finale ha così visto Sky tornare al secondo posto per fatturato complessivo nel 2012 davanti alla Rai (2,81 miliardi contro 2,67), ma dietro a Mediaset (3,68); La7 si è fermata a 211 milioni, in discesa del 6,4%, soprattutto per il calo di pubblicità di Mtv.