Paradosso: Rai in pressing su Sky Italia, vuole i dati della pay tv per ‘stanare’ gli evasori del canone

di Raffaella Natale |

Il Dg Gubitosi pronto a interrompere il criptaggio in cambio dei dati degli abbonati alla pay tv.

Italia


Luigi Gubitosi

E’ in corso da tempo una ‘battaglia’ tra Sky Italia, la pay tv del magnate australiano Rupert Murdoch, e la Rai che ha oscurato i principali eventi mandati in onda sulle reti pubbliche agli abbonati della tv satellitare.

Adesso pare che la situazioni si complichi con una richiesta da parte del servizio pubblico di una collaborazione per poter stanare gli evasori del canone.

 

Il Dg Luigi Gubitosi ha detto ai consiglieri Rai: “Sono pronto a interrompere il criptaggio domani mattina, a patto che la pay tv ci sostenga in questa battaglia di civiltà. Una grande azienda internazionale deve prendere le distanze da chi inganna noi e il Fisco evadendo il canone“.

 

Pare, secondo le indiscrezioni riportare stamani da Repubblica, che nel mirino della Rai ci sia proprio il database di Sky contenente tuti i dati degli abbonati (4,76 milioni a giugno). La Tv pubblica vorrebbe mettere le mani su quelle ‘preziose’ informazioni per stanare gli evasori del canone. Secondo la Rai tra gli utenti di Sky dovrebbero esserci oltre un milione di famiglie che non lo pagano, circa il 25%.

 

La Rai prima di andare a caccia degli utenti ‘inadempienti’ dovrebbe forse chiedersi perché la gente si rifiuta di pagare il canone. Dovrebbe domandarsi perché gli italiani lo considerano uno dei più ‘odiati’ tributi.

Forse se la Rai cominciasse a fare davvero servizio pubblico e non intrattenimento con starlette e canzonette, si comincerebbe a pagare e anche con soddisfazione.

 

Sky non ci sta. Secondo Repubblica, sarebbe pronta a chiedere un risarcimento danni pari a 50 milioni di euro alla Tv pubblica per avere oscurato, a partire dal 2009, alcuni programmi di punta a danno dei propri utenti.

 

La pay tv ha già vinto due cause: al TAR del Lazio nel 2009 e al Consiglio di Stato nel 2013. E adesso intenderebbe chiedere un risarcimento alla Tv pubblica prima che scadano i termini previsti dalla legge.

Ai piani alti di Viale Mazzini stanno già affilando le armi per contrattaccare, convinti di non dover alcunché a Sky.

 

Ma su altri fronti continua la collaborazione tra i due broadcaster, anche grazie ai buoni rapporti tra il Dg Gubitosi, e il CEO di Sky Andrea Zappia. Giusto sei mesi fa è stato chiuso un importante accordo commerciale tra le due aziende per le Olimpiadi di Rio del 2016. Nel mirino di Gubitosi restano però gli utenti di Sky.

Zappia non intende cedere e non vuole violare la privacy degli abbonati, ma il Dg della Rai continua a premere. Per avere maggiori informazioni su quali saranno le prossime mosse di Sky bisognerà attendere il prossimo 22 gennaio quando ci sarà l’audizione di Zappia in Commissione di Vigilanza.