Microsoft Italia-Netics: per la PA possibili risparmi da 2,9 mld di euro l’anno con le comunicazioni integrate

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La PA può risparmiare 1.381 Euro l’anno a dipendente grazie alle soluzioni di comunicazione integrata e collaborazione. Paolo Colli Franzone: ‘evidenti vantaggi per i cittadini fruitori dei servizi della PA’.

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In tempi di spending review, le più innovative soluzioni di comunicazione digitale possono rappresentare un importante strumento per razionalizzare le spese delle amministrazioni pubbliche.

I risparmi conseguibili grazie alla diffusione e all’adozione delle tecnologie di comunicazione digitale unificata (servizi integrati di presenza, messaggistica, audio/video/web conferencing e collaborazione) nell’ambito della PA Centrale e Locale e della Sanità sono stati quantificati dallo studio “La comunicazione digitale al servizio della Spending Review”, realizzato da Microsoft Italia in collaborazione con Netics.

Secondo i risultati di questo studio, attraverso un’operazione di diffusione delle tecnologie di comunicazione integrata e collaborazione negli Enti Pubblici in Italia si potrebbero generare risparmi pari a circa 1.381 Euro l’anno per dipendente, con un valore assoluto complessivo a livello di Sistema Paese superiore ai 2,9 miliardi di Euro l’anno.

 

Solo per le spese legate alle comunicazioni e per quelle riconducibili a riunioni e trasferte dei dipendenti pubblici, la PA spende ogni anno 3,755 miliardi di Euro l’anno (pari a 1.788 euro l’anno a dipendente).

Come si potrebbe ottimizzare questa spesa senza incidere sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini?

Secondo il White Paper, l’introduzione di soluzioni di comunicazione digitale unificata permette di agire su tre fronti: ottimizzazione dell’infrastruttura di telecomunicazione, riduzione degli spostamenti per meeting e miglioramento della produttività dei dipendenti pubblici, il tutto con un beneficio in termini di efficienza dei processi interni e di maggiore efficacia del servizio al cittadino.

 

Lo studio Microsoft-Netics misura quindi i risparmi conseguibili con riferimento a tre elementi: spese telematiche, spese per spostamenti, recupero produttività.

Per quanto riguarda la prima voce – composta dalla spese per le bollette telefoniche degli enti, per le reti dati e per l’ammortamento e la gestione degli apparati – in uno scenario in cui la spesa TLC della PA si assesta attorno ai 1.121 Euro l’anno per dipendente ovvero 2,355 miliardi di Euro l’anno totali, il risparmio complessivo ottenibile è pari a circa 947 milioni di Euro all’anno.

Se, quindi, si sostituisse la metà delle riunioni extraurbane con videoconferenze e il 66% delle micro-riunioni con audio/video conferenze, lo studio stima un risparmio sulle spese per spostamenti pari a circa il 61% annuo, riferito sia alle spese di viaggio e soggiorno, sia al recupero di ore lavorative impiegate in spostamenti.

Partendo dal presupposto che i costi relativi agli spostamenti per missioni e riunioni ammontino a 667 Euro l’anno per dipendente ovvero 1,4 miliardi di Euro/anno totali, il risparmio complessivo ottenibile dalla PA è quindi pari a circa 854 milioni di Euro all’anno.

Risparmi per circa 1.1 miliardo di euro l’anno deriverebbero quindi dal recupero di produttività legato ai mancati spostamenti per le riunioni.

 

“In tempi come quelli che stiamo attraversando, caratterizzati dalla necessità improcrastinabile di razionalizzare la spesa pubblica mantenendo inalterate la quantità e la qualità dei servizi forniti ai cittadini, riteniamo che questa nostra ricerca possa contribuire a fornire esempi di buone pratiche adottabili con rapidità e semplicità”, ha affermato Paolo Colli Franzone, Direttore dell’Osservatorio Netics. “Quasi tre miliardi di Euro risparmiabili ogni anno rappresentano un valore decisamente significativo, al netto di ogni altra considerazione circa il miglioramento della qualità del lavoro dei dipendenti pubblici e gli evidenti vantaggi per i cittadini fruitori dei servizi della PA e della Sanità in Italia”.

 

“Questi dati confermano il valore strategico delle soluzioni di comunicazione integrata e collaborazione per una razionalizzazione dei costi della PA in risposta alle sfide che PAC, PAL e Sanità si trovano oggi ad affrontare. In uno scenario di Spending Review in cui l’obiettivo pervasivo è quello di ottimizzare la spesa pubblica senza sacrificare la qualità dei servizi, la digitalizzazione della PA rappresenta una priorità non più rinviabile, poiché consente in tempi brevi di ridurre i costi di funzionamento dell’apparato burocratico, di migliorare le performance dei dipendenti all’insegna di processi smart e di semplificare le relazioni con cittadini e imprese”, ha dichiarato Rita Tenan, Direttore della Divisione Public Sector di Microsoft Italia. “Nell’attuale fase di austerity, Microsoft s’impegna per supportare la PA attraverso progetti d’innovazione sostenibile a elevato ROI ed altrettanto elevato impatto nel breve termine, nell’ottica di una maggiore qualità della spesa pubblica”.

 

Il White Paper, le case history relative al mondo della PA e ulteriori informazioni sulle soluzioni MS per la digitalizzazione del settore pubblico sono disponibili a questo link.