Vodafone pronta a nuove acquisizioni in Europa anche senza cedere la quota in Verizon Wireless

di Alessandra Talarico |

La società è disposta ad accettare un rating più basso sul debito. Segno, secondo gli analisti, che non sente la pressione di cedere la partecipazione del 45% nella joint venture americana.

Mondo


Vodafone

Vodafone è nella condizione di fare acquisizioni senza necessariamente vendere la partecipazione del 45% in Verizon Wireless.

La società, ha spiegato il Chief Financial Officer Andy Halford a una conferenza organizzata da Citigroup, è disposta ad accettare un rating più basso sul debito – da A- a BBB+ – nel caso dovesse procedere a un’acquisizione.

 

In una nota visionata da Bloomberg, Citigroup ha sottolineato che la disponibilità di Vodafone ad accettare un rating più basso – che potrebbe essere causato da un aumento del debito – vuol dire che la società non sente la pressione di vendere la quota detenuta nella joint venture Usa Verizon Wireless.

Per scendere a BBB+ il debito dovrebbe aumentare di 7 miliardi di sterline (8,2 miliardi di euro) o più e, secondo l’analista Robin Bienenstock di Sanford C. Bernstein, questa cifra potrebbe essere l’ammontare per finanziare l’acquisizione dell’operatore via cavo tedesco Kabel Deutschland.

 

“Stanno semplicemente chiarendo che possono comprare senza necessariamente essere costretti a vendere Verizon Wireless”, ha affermato l’analista.

 

Il Ceo Vittorio Colao ha più volte ribadito la volontà del gruppo britannico di espandere l’offerta combinata di voce, internet e servizi mobili in Europa.

 

Nelle scorse settimane, quindi, è tornata alla ribalta la possibilità di un accordo con Verizon Communications per uscire dalla joint venture americana: il 45% in mano a Vodafone è valutato 115 miliardi di dollari. Verizon ha affermato nei mesi scorsi di avere la forza economica per portare a termine l’acquisizione, ma la società britannica non è convinta della valutazione della propria quota e di come utilizzare i proventi della vendita.

Lo scorso anno, la JV ha distribuito dividendi per oltre 8 miliardi (dei quali a Vodafone sono andati 3,83 miliardi) ma i pagamenti non sono regolari.

Nel 2011, dopo aver annunciato il primo dividendo dal 2005, Verizon aveva poi tentato di fare marcia indietro, cercando di non versare i 10 miliardi di dollari promessi (dei quali a Vodafone spettava una quota pari a 4,5 miliardi), salvo poi decidere per il pagamento della cedola.

 

L’ultimo dividendo, del valore di 923 milioni (1,05 miliardi di euro) era stato riscosso nel 2005. Dopo di che Verizon Communications ne ha bloccato il pagamento, preferendo utilizzare i soldi per appianare il debito. Molti, tuttavia, hanno considerato questa mossa anche un tentativo di spingere Vodafone fuori dalla joint venture. Opzione che il gruppo britannico ha più volte scartato.