PoliticApp: clienti rimborsati, ma SWG chiede all’Agcom di ripensarci

di Alessandra Talarico |

Per la società che ha lanciato l’app, ‘l’ambito di diffusione non può essere in alcun modo considerato pervasivo’, anche in considerazione che i download sono stati solo qualche migliaio.

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SWG non si rassegna al dietrofront dell’Agcom su ‘PolitcApp’: rimborserà ai clienti che l’hanno scaricata da App Store e Google Play il prezzo pagato (9,99 euro), ma chiede all’Autorità di ripensarci: il servizio non può prefigurare una violazione della legge sulla par condicio.

 

In un primo tempo, su richiesta di SWG, l’Autorità aveva reso un parere positivo sulla possibilità di continuare, anche durante il cosiddetto “black out  period” – i 15 giorni precedenti le elezioni – la vendita di contenuti politico-elettorali, non ritenendo lo smartphone un ‘mezzo di comunicazione di massa’ equiparabile alla Tv, la radio o i giornali, soprattutto, poi, in virtù del fatto che l’app in questione è a pagamento e quindi fruibile soltanto da chi ha deciso di acquistarla. (Leggi articolo Key4biz)

 

SWG ha quindi reso disponibile l’app, al cui sviluppo è stato dedicato “un rilevante investimento in termini di  costi, impiego di risorse interne ed esterne e di comunicazione”.

Successivamente, però, Agcom ha approfondito la questione, facendo marcia indietro sul precedente parere positivo (Leggi articolo Key4biz).

 

SWG chiede ora all’Agcom di riconsiderare la propria posizione “in quanto l’ambito di diffusione dell’applicazione non può essere in alcun  modo considerato pervasivo, anche in considerazione che ad oggi  ne sono state vendute poche migliaia, e che l’accesso può avvenire solo a target definito di  utenti paganti”. 

 

In attesa della definizione della vicenda, SWG ha deciso di rimborsare integralmente il prezzo dell’applicazione ai propri clienti, di trasformare l’App da pagamento a gratuita a partire dal 9 febbraio e di continuare a produrre contenuti nel rispetto dell’ultima interpretazione dell’Agcom.