Mediaset vola in Borsa. Credit Suisse: ‘La crisi della pubblicità sta per finire’

di Raffaella Natale |

La banca d’affari elvetica ritiene che 'il mercato dell'advertising possa crescere di oltre il 70% nel prossimo ciclo (2013-2020)’.

Italia


Mediaset

Mediaset incassa la promozione dei broker di Credit Suisse che, dopo una visione negativa durata più di due anni, hanno alzato il giudizio sul titolo della società televisiva a ‘outperform’ dal precedente ‘underperform’. Rivisto al rialzo anche il target price portato a 2,65 da 2 euro.

 

Anche SocGen e Citi Group hanno alzato il loro target price. La prima a 1,50 da 0,90 euro, la seconda a 1,30 da 0,90 euro, confermando il giudizio ‘sell’. Nel report Citi sottolinea come il recente rally di Mediaset sia stato propiziato dall’effetto rimbalzo dai minimi di tutti i tempi e dalla “risurrezione” di Silvio Berlusconi in vista delle elezioni politiche di febbraio.

 

I giudizi dei broker hanno fatto bene al titolo del gruppo di Cologno Monzese che in chiusura guadagnava il 9,03% a 1,908 euro mentre il FTSE MIB era su +1,43%.

 

Gli analisti della banca d’affari elvetica, nel loro Report odierno, scrivono: “Crediamo che il 2013 possa essere ‘l’anno limite’ per la pubblicità in Italia”. Una visione ottimista sul potenziale di ripresa ciclica: la pubblicità televisiva italiana ha già appena subito il maggior calo da oltre 30 anni, commenta il broker e “la nostra analisi di regressione mostra come il mercato dell’advertising possa crescere di oltre il 70% nel prossimo ciclo (2013-2020), che noi crediamo possa portare gli utili in Italia in rialzo di 5,6 volte le stime 2014-2020“.

 

Tuttavia gli analisti di Credit Suisse non trascurano di indicare due preoccupazioni. Nello specifico quella riguardante la quota di mercato del gruppo e le pay-Tv.

 

“La market share nazionale di Mediaset è rimasta stabile nel corso degli ultimi nove anni, nonostante un calo del 35% della quota di audience. Il rischio è che la market share raggiunga questo declino di audience nel prossimo ciclo“.

 

In più, concludono gli analisti, “la pay-Tv è vulnerabile a un rafforzamento della competizione con New Corp proprietaria di Sky Italia, sia in termini di clienti sia in termini di contenuti premium e vediamo una portata limitata per una ripresa della redditività in questo settore“.

 

Cominciano, però, a circolare notizie tutto sommato positive anche sui risultati annuali di Mediaset Premium. Stando a quanto anticipa MF-Milano Finanza, la pay-Tv chiuderà il 2012 con 2 milioni di clienti (stabili sul 2011), di cui 1,6 milioni attivi con tessera prepagata (in leggero calo sul 2011).

 

La Tv dovrebbe, quindi, chiudere l’anno con risultati ritenuti soddisfacenti, soprattutto se si considera il forte impatto che sta avendo la recessione sulla pubblicità e le nuove sottoscrizioni: i ricavi di Mediaset Premium dovrebbero mantenersi intorno a quelli del 2011, quando furono 615 milioni di euro, ma è dalla fidelizzazione degli utenti che arriveranno buone notizie. L’incasso medio per abbonato (Arpu) registrerà, infatti, un aumento del 12% nel dicembre 2012 rispetto al dicembre 2011 e in crescita sono, a consuntivo, anche gli abbonati che saliranno di 62 mila unità nel secondo semestre 2012 (da luglio a dicembre).