CES 2013, i cinesi invadono gli USA. Televisori di nuova generazione low-cost per conquistare il mercato

di Raffaella Natale |

Tecnologie avanzate a prezzi ultra-competitivi. Ecco la ricetta dei produttori cinesi per penetrare il mercato USA.

Stati Uniti


CES 2013

Colori fluorescenti, hostess sorridenti, televisori giganti… nessun dubbio, la cinese TCL ha capito come farsi notare al CES di Las Vegas. Al centro congressi ha messo in ombra il concorrente Panasonic, che occupa lo stand vicino. Del resto ha una superfice d’esposizione il doppio rispetto a quella dello scorso anno.

 

I produttori cinesi di televisori quest’anno hanno rafforzato la loro presenza a Las Vegas. Oltre a TCL, che in alcuni Paesi europei opera col brand Thomson, anche Haier e Hisense sono della partita. Quest’ultimo ha occupato lo spazio d’esposizione lasciato vuoto da Microsoft, che lo scorso anno ha annunciato che non avrebbe più partecipato al CES.

Lo stand situato vicino a uno degli ingressi principali, giusto di fronte a Intel, è l’ideale. Ciò contribuirà sicuramente a far conoscere meglio il marchio Hisense negli USA, che vanta un fatturato di 11,3 miliardi di dollari ed è leader degli schermi piatti in Cina.

 

I gruppi cinesi hanno deciso di attaccare in modo serio il mercato americano, che resta il più importante del mondo.

Quest’anno dovrebbe crescere del 4,5%, dopo essere salito del 5,9% nel 2012, per raggiungere i 216 miliardi di dollari, secondo la Consumer Electronics Association (CEA).

Hisense punta anche a raddoppiare il proprio fatturato negli USA per portarlo quest’anno a 600 milioni di dollari.

 

Per sedurre i consumatori americani, al CES hanno portato i loro ultimi modelli di Tv connesse e schermi ultra high definition.

Quelle stesse tecnologie a cui puntano giganti del settore come LG, Samsung e Toshiba, ma con prezzi ben più elevati. Ma per penetrare questo mercato, dovranno tuttavia riuscire a integrarsi bene nei canali di distribuzione locali e assicurare un servizio competitivo.

“E’ la cosa più difficile da fare“, ha commentato un concorrente, che ammette tuttavia che la loro tecnologia è ben sviluppata.

“La costruzione di un marchio forte può prendere molto tempo“, ha aggiunto, per questa ragione le aziende cinesi hanno puntato molto sul CES.