Sarà l’anno dei phablet? I super smartphone tra i ‘trend to watch’ del 2013

di Alessandra Talarico |

Il mercato, secondo le proiezioni di Barclays, quadruplicherà il suo valore a quota 135 miliardi di dollari, per un totale di circa 230 milioni di dispositivi dotati di schermo superiore ai 5 pollici nei prossimi 3 anni.

Mondo


Galaxy Note

Servono ormai quasi a tutto gli smartphone – a tenere d’occhio la salute, a informarsi, giocare, chattare – ma sempre meno vengono usati per quella che era la loro funzione principale fino a qualche tempo fa: ossia telefonare.

Un dispositivo che in pochi anni è riuscito a imporsi come strumento indispensabile non solo per i più tecnofili e che oggi viene usato per gli scopi più diversi: secondo Shawn DuBravac dell’associazione Consumer Electronics Association il 65% del tempo passato sugli smartphone è consacrato ad attività diverse dalla comunicazione vera e propria, grazie al fiorire di app per tutti i gusti e al proliferare di nuovi modelli sempre più grandi a metà strada tra gli smartphone e i tablet. Dispositivi che stanno per traghettarci dritti dritti nell’era ‘post-smartphone’.

Che si chiamino phablet, phonelet, tweener o super smartphone (tutti appellativi abbastanza discutibili, certo) i nuovi dispositivi sono stati tra le sorprese del 2012 e si confermeranno quest’anno come nuovo ‘oggetto del desiderio’, con una schiera di produttori già in prima linea a imporre i loro modelli su quelli dei rivali.

 

Anche se il primo esemplare – lo Streak di Intel – ha visto la luce nel 2010, a sancire il successo dei phablet presso il grande pubblico è stata Samsung col suo Galaxy Note, quindi si è messa in scia HTC col suo Butterfly, mentre ZTE che il suo Nubia phablet ha chiamato il designer italiano Stefano Giovannoni e lancerà a breve il Grand S, con schermo da 5 pollici. Al CES di Las Vegas, Huawei presenterà invece Ascend Mate che, col suo schermo da 6,1 pollici si pone poco al di sotto delle misure del Kindle Fire di Amazon.

 

A decretare il successo dei phablet una serie di fattori concomitanti, primo fra tutti il crescente appetito per i contenuti video da consumare in mobilità con un dispositivo che unisca il meglio di smartphone e tablet consentendo una visione ottimale e anche la possibilità di sfruttare le reti mobili super veloci oltre che le connessioni wi-fi.

 

Il mercato, secondo le proiezioni di Barclays, quadruplicherà il suo valore a quota 135 miliardi di dollari, per un totale di circa 230 milioni di dispositivi dotati di schermo superiore ai 5 pollici nei prossimi 3 anni.

A trainare l’adozione dei phablet sarà l’area dell’Asia-Pacifico – Giappone e Corea in testa – che lo scorso anno ha concentrato il 42% delle vendite di questo dispositivi, una percentuale che salirà al 50% nel 2017.