Crisi pubblicitaria, Mediaset in difficoltà. A rischio posti di lavoro in Publitalia

di Raffaella Natale |

Secondo fonti finanziarie, nei prossimi giorni una decina di dirigenti della concessionaria di raccolta pubblicitaria potrebbero andare a casa. E forse è solo l’inizio.

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La crisi del mercato pubblicitario spinge Publitalia, concessionaria di raccolta pubblicitaria del gruppo Mediaset, a prendere drastici provvedimenti. Secondo fonti finanziarie, una decina di dirigenti potrebbe presto cambiare mansione o lasciare il gruppo, nell’ambito di un cambio della struttura di management della società.

Nei prossimi giorni 10-12 dirigenti sosterranno colloqui nei quali saranno analizzati i mutamenti del mercato e i previsti cambiamenti interni societari e dovrebbe venir proposta loro o una ricollocazione a un altro incarico o l’uscita dal gruppo.

 

Assestamenti determinati dalle forti perdite di Mediaset che nei primi 9 mesi del 2012 ha registrato una perdita storica pari a 45,9 milioni (88 milioni solo nel terzo trimestre) a causa del netto calo registrato dai ricavi pubblicitari (Leggi Articolo Key4biz).

Un dato, quello di Mediaset, che va contestualizzato in un quadro di grave crisi del mercato italiano della pubblicità, specie per quanto riguarda la televisione.

La cifra complessiva degli investimenti delle aziende per gli spazi nei media è calata di circa 1,5 miliardi negli ultimi due anni: dai 9 miliardi del 2010 ai 7,5 stimati a fine 2012.

L’intero mercato televisivo avrebbe perso il 24,2%. Mediaset, con -23%, è andata un po’ meglio della Rai in calo del 29,7%.

Una situazione difficile, per cui a Mediaset non resta che tagliare i costi, così come aveva già annunciato il vicepresidente Piersilvio Berlusconi, pur non rinunciando alla qualità e alla varietà della sua offerta e agli investimenti.

 Il Cda ha già messo in atto un piano triennale che porterà alla riduzione dei costi del gruppo per 450 milioni, 250 dei quali già praticamente effettuati e a regime a fine 2012, con due esercizi di anticipo rispetto al previsto. Una via praticata principalmente razionalizzando e riorganizzando le strutture, introducendo innovazioni pur in un contesto oggettivamente competitivo e in continua evoluzione.

 

 

Forse per cercare nuovo impulso per la pubblicità, a metà ottobre l’azienda televisiva ha chiamato al vertice di Publitalia anche Stefano Sala (ex WPP), che dal primo gennaio affiancherà come amministratore delegato commerciale il numero uno di Publitalia, Giuliano Adreani, al timone della concessionaria da 18 anni (Leggi Articolo Key4biz). La mossa è stata spiegata dal gruppo di Cologno Monzese con “l’obiettivo di promuovere l’evoluzione e il rafforzamento della concessionaria pubblicitaria”. Alla luce dei cambiamenti in atto nei media, Mediaset ha deciso di sviluppare le strutture di Publitalia per affrontare al meglio il nuovo scenario del mercato pubblicitario.

 

A più riprese gli analisti di Mediobanca, hanno suggerito all’azienda televisiva un “atteggiamento molto più aggressivo sui costi“, quindi, anche tagli al personale.

Tra i consigli anche quello di una partnership per Mediaset Premium, magari un operatore straniero come Al-Jazeera, visto che ci sono già state manifestazioni d’interesse e l’azienda di Cologno non hai mai nascosto l’interesse a trattare.

 Se a questo si aggiungono i buoni risultati della società delle torri, Ei Towers, che gestisce i multiplex, la società potrebbe cambiare “la sua equity story, almeno nel lungo-medio periodo”.