IGF 2012. A Baku rinnovata l’intesa tra ETNO e ICANN, ma serve più collaborazione per il futuro dell’industria digitale

di Alessandra Talarico |

Hamadoun Tourè (ITU): ‘Dal WCIT-12 contributo importante per creare vera società della conoscenza’.

Mondo


ETNO & ICANN

Si chiude oggi a Baku, in Azerbaijan, la settima edizione dell’Internet Governance Forum (IGF), incentrato quest’anno sui temi della governance della rete per lo sviluppo sostenibile umano economico e sociale.

Nel mondo, sono 2,3 miliardi gli utenti internet, a cui vanno ad aggiungersi oltre 1 miliardo di utenti che accedono alla rete da un dispositivo mobile.

Numeri significativi, che però sottendono anche che una grossa fetta della popolazione mondiale è esclusa dai benefici legati all’utilizzo delle tecnologie di comunicazione e informazione digitale.

In particolare, solo un quarto degli abitanti dei paesi in via di sviluppo era online alla fine del 2011.

Un gap digitale che va colmato al più presto per permettere a tutti di sfruttare le opportunità offerte dalla rete e di beneficiare di servizi particolarmente importanti soprattutto nei Paesi più poveri, quali l’eLearning e la telemedicina. Senza contare i vantaggi per le donne e le imprese di queste zone del mondo, che attraverso internet possono uscire dal loro isolamento e migliorare la loro condizione sociale.

 

IGF muove i primi passi dal World Summit on Information Society (Wsis), forum globale sull’Ict scandito dall’Onu in due tappe. La prima, a Ginevra nel dicembre 2003. La seconda, a Tunisi nel novembre 2005. Qui prende corpo il progetto dell’Internet Governance Forum. Una piazza mondiale dove gli stakeholder del web (governi, aziende, utenti) discutono sul futuro della rete. L’IGF non ha poteri decisionali. Ma ogni anno si riunisce, per fornire proposte a chi le decisioni le prende. I primi due meeting sono ad Atene nel novembre 2006 e a Rio De Janeiro nel novembre 2007. Poi: Hyderabad (India, dicembre 2008), Il Cairo (novembre 2009), Vilnius (settembre 2010) e Nairobi (settembre 2011).

 

L’edizione 2012 arriva a meno di un mese da un altro importante occasione di confronto sul futuro della rete: la Conferenza Mondiale sulle Telecomunicazioni (WCIT-12) che si terrà a dicembre a Dubai e sarà occasione per rivedere le regole internazionali sulle telecomunicazioni (ITR).

“Le attuali ITR hanno posto le basi per la rivoluzione mobile e la nascita della società dell’informazione e siamo fiduciosi che le ITR 2012 contribuiranno a creare la società della conoscenza”, ha affermato il Segretario generale dell’ITU, Hamadoun Touré.

“Detto in parole povere – ha aggiunto – il WCIT-12 cercherà di mettere l’ICT nelle mani di tutti i popoli del mondo”.

 

Tourè ha quindi bollato come ‘ridicole’ le storie fuorvianti riguardo la volontà dell’ITU o dell’Onu di ‘prendere il controllo di internet’.

“L’ITU – ha detto – continua a svolgere il suo ruolo nella sfera di internet, come ha sempre fatto, per esempio attraverso la mediazione e l’approvazione di standard globali relativi ai livelli di trasporto cruciali e alle tecnologie di accesso. Ma questo non vuol dire che l’ITU vuole prendere il controllo di internet. Anzi – ha aggiunto – non so neanche cosa questo possa significare in termini pratici”.

 

L’IGF 2012 è stato anche occasione di confronto tra due associazioni che saranno protagoniste del prossimo WCIT-12: ETNO – l’associazione delle telco europee – e ICANN, l’ente non-profit che si occupa della gestione di diversi aspetti relativi a internet (dall’assegnazione degli indirizzi IP alla gestione del sistema dei nomi a dominio di primo livello e dei sistemi di root server).

 

Luigi Gambardella, presidente del comitato esecutivo di ETNO e Fadi Chehadé, Ceo di ICANN, hanno rinnovato lo spirito di collaborazione tra le due organizzazioni. ETNO attualmente fa parte dell’ISP and Connectivity Providers Constituency e del Business Constituency dell’ICANN.

 

“I membri di ETNO – ha dichiarato Chehadé a margine dell’incontro con Gambardella – hanno bisogno di una voce più forte nel futuro di Internet e ICANN è pronto a fornire una sede perchè questo accada e perchè in futuro ETNO e ICANN possano collaborare più strettamente”.

 

“Apprezziamo molto il nostro rapporto con ICANN e sono sicuro che grazie al nuovo presidente le nostre organizzazioni beneficeranno di un buon rapporto di lavoro. C’è bisogno – ha concluso Luigi Gambardella – di un ‘nuovo spirito’ di collaborazione per assicurare la crescita globale dell’industria digitale”.


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