Sicurezza: virus e trojan non vanno in vacanza. I problemi di Mac OS X e Flame

di |

Nel secondo trimestre molti servizi online hanno avuto problemi, tra cui LinkedIn a cui sono state sottratte e rese pubbliche 6,5 milioni di password, ma l’evento del Q2 è sicuramente stato la scoperta di Flame.

Mondo


Hacker

Le minacce informatiche non vanno in vacanza e non risentono della calura estiva, anzi: nel corso della primavera e dei primi mesi dell’estate, è cresciuto il numero di trojan destinati al sistema operativo Android, ma anche Apple e Linkedin hanno avuto problemi. L’evento del trimestre, sottolineano gli esperti, è sicuramente stato la scoperta di Flame che segna un’evoluzione delle minacce informatiche, potendo benissimo essere classificato sotto la voce ‘arma informatica’.

 

“Lo scopo di Flame è diverso da quello di Duqu e Stuxnet, ma questi programmi hanno comunque qualcosa in comune: l’area geografica degli attacchi e gli obiettivi”, ha commentato Alexander Gostev, Chief Security Expert di Kaspersky Lab, che ha indagato al riguardo su richiesta dell’International Telecommunication Union (ITU). “Questo inserisce comunque Flame nella classifica delle armi informatiche utilizzate nel Medio Oriente”.

 

Rispetto all’inizio dell’anno, sottolineano quindi gli esperti, è sceso il numero delle minacce che avevano come obiettivo i Mac. Dopo la scoperta della botnet FlashFake — con oltre 700.000 Mac infettati – Apple ha risolto le problematiche legate alla sicurezza intraprendendo una serie di misure efficaci. Tra queste il rilascio della patch per Java e Windows e l’annuncio di nuove funzionalità di sicurezza nella prossima versione di Mac OS X: installazione delle app di default solo dallo store ufficiale e utilizzo di una sandbox per il download delle app. Nonostante ciò, gli esperti sostengono che gli attacchi a Mac continueranno.

 

Nel secondo trimestre, molti servizi online hanno avuto problemi, tra cui LinkedIn a cui sono state sottratte e rese pubbliche 6,5 milioni di password. L’azienda ha confermato che il problema era stato tempestivamente risolto, le password oscurate e che gli utenti avrebbero dovuto creare nuove password, anche se sfortunatamente circa la metà delle password erano ormai state perse.