Lo smartphone? Per le mamme UK è meglio del ciuccio per calmare i bambini

di Alessandra Talarico |

Secondo un’indagine condotta dalla catena britannica di supermercati Asda, il 27% delle mamme intervistate invece che con un giocattolo calma o distrae il bambino col cellulare, contro il 25% che usa il biberon e il 9% che ricorre al ciuccetto.

Regno Unito


bimbi e cellulare

Una volta c’era la televisione a fare da ‘babysitter’. Ora al suo posto sono arrivati i più versatili smartphone, che pare stiano assumendo un ruolo indispensabile per ‘calmare’ i bambini: molte mamme, addirittura, ritengono sia più efficace del ciuccio.

Secondo un’indagine condotta dalla catena britannica di supermercati Asda, il 27% delle mamme intervistate invece che con un giocattolo calma o distrae il bambino col cellulare, contro il 25% che usa il biberon e il 9%  che ricorre al ciuccetto.

 

Il sondaggio rivela quindi che, nonostante il 40% dei genitori affermi di restringere il tempo di utilizzo a non più di 10 minuti, uno su 10 permette ai bambini di giocare con lo smartphone anche per due ore.

 

Molti scaricano giochi adatti ai bambini proprio per poter poi usare il cellulare come strumento di distrazione.

Le app allo scopo non mancano: puzzle, giochi educativi, cartoni ma resta aperto il dibattito sull’eccessiva esposizione dei bambini agli ‘schermi’ di smartphone e tablet, davanti ai quali i bimbi trascorrono più tempo di quello passato ad ascoltare fiabe o a leggere libri.

 

Secondo  uno studio condotto dall’organizzazione non-profit Usa Common Sense Media, i bambini di età inferiore a 8 anni, trascorrono mediamente 2 ore e 16 minuti al giorno di fronte a ‘schermi’ di vario genere, mentre la lettura e la musica non occupano che una trentina di minuti.

 

Un interesse dovuto proprio al fatto che i genitori spesso riempiono i dispositivi di applicazioni dedicate ai loro pargoli: il 29% dei genitori intervistati ha scaricato giochi o libri per bambini, a volte per occuparli mentre loro sono occupati nelle loro faccende. Nelle famiglie con reddito annuo superiore a 75 mila dollari, questa percentuale raggiunge il 47%.

 

Ma questa eccessiva esposizione non è ben tollerata dai pediatri: l’Accademia americana di pediatria, ad esempio, ha sconsigliato vivamente ai genitori di esporre i bambini con meno di due anni alla visione di contenuti sugli ‘schermi’, di qualsiasi tipo.

Per l’Accademia americana di pediatria, sarebbe preferibile lasciare che i bambini più piccoli si dedichino a giochi di fantasia, lontani dagli schermi, per proteggere lo sviluppo cerebrale.