Attacco a LinkedIn: violate 6,5 milioni di password

di Alessandra Talarico |

Alcune settimane fa, un simile incidente è accaduto anche a Twitter, con le password di oltre 55 mila utenti pubblicate sulla rete di condivisione Pastebin.com, dove erano finite anche diverse migliaia di account Facebook e Sony.

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Già nel mirino per la vicenda dell’app per iOS che pare collezioni gli appunti e le note dell’agenda per inviarle per intero alla compagnia, una nuova tegola si abbatte su LinkedIn, che ha confermato la notizia della compromissione di 6,5 milioni di password criptate e ha reso noto di aver avviato un’indagine su quanto accaduto.

Le password, secondo il sito norvegese Dagens IT, sarebbero state postate su un sito russo. Circostanza confermata dall’esperto in sicurezza Per Thorsheim.

La società finlandese CERT-FI avvisa che anche se su questo sito non sono finite le informazioni personali degli utenti coinvolti, ci sono ragioni per credere che gli hacker abbiano accesso a questi dati e alle password.

 

Inizialmente, il social network aveva cercato di minimizzare la faccenda, attestando di non poter confermare una violazione ai sistemi di sicurezza.

Ma anche dopo averne dato conferma, non ha aggiunto dettagli su come questi account siano stati compromessi, quanti siano in realtà, se siano coinvolti anche gli indirizzi email legati alle password, limitandosi a chiarire che gli utenti che hanno account associati alle password compromesse noteranno che la loro password non è più valida. Questi membri del social network riceveranno anche istruzioni via mail su come resettare la password. Email che non conterranno link: “per ragioni di sicurezza – spiega LinkedIn – non bisogna mai cambiare la password seguendo un link arrivato via email”.

 

Allo stesso tempo, la compagnia fa sapere che gli utenti coinvolti che hanno già modificato le loro password compromesse o creato un altro account non devono preoccuparsi.

 

Alcune settimane fa, un simile incidente è accaduto anche a Twitter, con le password di oltre 55 mila utenti pubblicate sulla famigerata rete di condivisione Pastebin.com, dove in precedenza erano finite anche diverse migliaia di account Facebook e Sony.

 

Il sito di microblogging, appurata la situazione, aveva anch’esso avviato un’indagine e inviato dei messaggi per reimpostare le password agli account che sarebbero stati colpiti.

 

La passione per i social network, nonostante questi incidenti, continua comunque a crescere: secondo una ricerca condotta da Harris Interactive nel periodo tra febbraio e marzo 2012, il 56% degli utenti negli Stati Uniti, Europa e Russia visitano regolarmente i social network

Sempre secondo questo studio, il 27% degli utenti ha dichiarato di aver ricevuto link e allegati sospetti, inviati attraverso i social network o le email. In generale,  molti utenti sono consapevoli delle minacce che possono nascondersi su questi particolari siti e, infatti, il 55% degli intervistati dichiara di essere a conoscenza dei pericoli.