Musica online: Apple avrebbe ostacolato lo sbarco di Spotify negli Usa

di Alessandra Talarico |

Lo afferma Sean Parker, ex presidente di Facebook e investitore di maggioranza di Spotify, secondo cui i ritardi dello sbarco negli Usa non furono dovuti solo alle difficili negoziazioni con le major.

Stati Uniti


Spotify

Apple avrebbe tentato di impedire lo sbarco di Spotify negli Usa? Secondo quanto sostiene Sean Parker, fondatore di Napster ed ex presidente di Facebook, il gruppo di Cupertino avrebbe tentato di ostacolare l’espansione della piattaforma svedese negli Stati Uniti.

Fondato nel 2006, Spotify offre lo streaming di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, incluse Sony, EMI, Warner Music Group e Universal.

Nel suo intervento alla conferenza annuale organizzata in California dal sito specializzato All Things Digital, Parker ha affermato di aver ottenuto l’informazione da fonti vicine all’industria musicale, che avrebbero sottolineato i timori di Apple di fronte all’arrivo negli Usa di quello che sarebbe stato un pericoloso concorrente del servizio iTunes.

 

Spotify ha fatto il suo debutto negli Stati Uniti a luglio del 2011, dopo una serie di ritardi attribuiti alle difficoltà nei negoziati con le case discografiche. A queste difficoltà, dunque, potrebbe essersi sommato l’ostracismo di Apple, ma le informazioni sono tutte da verificare.

 

A maggio, il servizio musicale  ‘made in Sweden’ sosteneva di aver conquistato più di 10 milioni di utenti attivi, dei quali 3 milioni abbonati ai servizi ‘premium’ a pagamento.

 

Ieri, intanto, la notizia dell’acquisto, da parte di Apple, della società di Correggio Redmatica, fondata da Andrea Gozzi e attiva nella creazione, commercializzazione e vendita di software musicali specializzati.

Redmatica controlla circa l’1% del mercato mondiale dei software Digital audio workstation (Daw) che Apple utilizza per l’applicazione Garage Band.