Digitale terrestre: DGTVi al governo, ‘Necessario riprendere il confronto con gli operatori sui temi caldi’

di Raffaella Natale |

L’associazione ricorda che in vista degli ultimi switch-off del Sud, bisogna riaprire il confronto su revisione del beauty contest, consolidamento del LCN, rilascio dei titoli definitivi, risoluzione delle procedure per le Tv locali.

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Stavolta è DGTVi, associazione per lo sviluppo della Tv digitale terrestre costituita da Rai, Mediaset, TI Media, DFree e FRT, a chiedere al governo e all’Agcom a riprendere, così come avvenuto finora, il confronto e il lavoro comune con gli operatori per evitare errori, ritardi e incomprensioni.

“Ripristinando un metodo virtuoso che ha portato ai risultati positivi che tutti conosciamo per raggiungere gli obiettivi impegnativi dei prossimi mesi”.

 

In una nota, l’associazione ricorda che molti sono gli argomenti “caldi” in vista degli ultimi switch-off del Sud fissati dalla legge entro il 30 giugno prossimo: revisione del beauty contest, consolidamento del LCN, rilascio dei titoli definitivi, risoluzione delle procedure per le Tv locali.

 

DGTVi fornisce i dati raccolti dallo Studio Frasi, secondo i quali nel 2011 il digitale terrestre è cresciuto di 11 punti. Lo scorso anno è stato quello del cambiamento di passo, che ha visto affermarsi tra la popolazione l’utilizzo della piattaforma digitale.

L’Osservatorio dello Studio Frasi rileva come la trasformazione da analogico a digitale sia avvenuta sostanzialmente in soli due anni.

A fine 2008 la televisione era seguita in modalità digitale terrestre per appena il 4,9% del tempo complessivo, a fine 2011 siamo al 70%.

Il 2009 è stato l’anno del convincimento che la vecchia TV sarebbe davvero diventata digitale, il 2010 quello del sorpasso sull’analogico, il 2011 quello del consolidamento, l’anno in cui tutte le regioni, anche quelle non ancora passate attraverso lo switch-off, hanno notevolmente incrementato l’utilizzo della TDT.

 

La Basilicata, ad esempio, ha visto salire in un anno di ben 10 punti l’utilizzo della piattaforma digitale terrestre.

La regione leader è il Veneto con l’88,8%, seguita dal Friuli con l’87,5% e dall’Umbria con un utilizzo all’86,4 %, ma tutto il Paese ha preso atto della trasformazione e delle nuove opportunità offerte dai nuovi canali decretando, proprio attraverso il consumo, il passaggio definitivo al digitale.

Intanto, con la riunione delle Task Force del 31 gennaio scorso sono state avviate da parte del Ministero dello Sviluppo Economico le attività operative per lo switch-off delle ultime regioni che dovrà avvenire entro il prossimo giugno.

 

Il 7 maggio prenderà il via il passaggio nell’area tecnica Abruzzo e Molise. A seguire la provincia di Foggia con la regione Puglia.

 

Il Ministero, con l’ausilio della Fondazione Ugo Bordoni, ha avviato le operazioni per tutte le attività di sostegno ai cittadini, campagna di comunicazione, tour nelle città, contributo all’acquisto dei decoder e assistenza tramite numero verde gratuito (800.022.000). Dall’inizio di aprile verranno attivati i contributi di 50 euro per l’acquisto dei decoder interattivi per i cittadini con più di 65 anni, un reddito pari o inferiore ai 10.000 euro annui ed in regola con l’abbonamento Rai. In contemporanea partirà la campagna di comunicazione con spot TV e radio, affissioni nelle principali città, pagine sui quotidiani locali, SMS ai cittadini e opuscoli informativi distribuiti nei centri commerciali e nelle piazze con il tour di “Nando il telecomando“. Infatti, anche per il 2012, la campagna di comunicazione del Ministero sarà caratterizzata dalla mascotte “Nando il telecomando” che ha già accompagnato gli switch-off del 2010 e 2011.