Facebook sotto attacco hacker: account presi in consegna per postare immagini pornografiche

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L’azienda a lavoro per riparare al danno, proprio nei giorni in cui dovrebbe lanciare una importante riprogettazione delle pagine.

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Mark Zuckerberg

Il social network da 800 milioni di utenti è sotto attacco. Un virus diffonde pornografia e violenza sulle bacheche degli utenti Facebook. Ce ne eravamo accorti già da diversi giorni. La società ieri ha reso noto di essere sotto un “attacco spam coordinato“, responsabile della pubblicazione di immagini pornografiche e violente sulle pagine di ignari utenti. Già da qualche tempo gli iscritti si erano lamentati di immagini inquietanti che sembravano provenire da amici fidati, alcuni lo hanno fatto su altri blog o su Twitter.

 

Dall’azienda di Mark Zuckerberg sono state fatte delle dichiarazioni che spiegano che alcuni utenti sono stati indotti a incollare ed eseguire lo “javascript dannoso” nella barra URL del browser, facendo in modo che condividessero dunque il contenuto offensivo senza saperlo.

Inoltre il top management del social network fa sapere che si sta lavorando per risolvere la vulnerabilità dei browser esposti al virus e che si stanno mettendo a punto dei “meccanismi di applicazione” per chiudere pagine e account dannosi.  Come ha dichiarato un portavoce di Facebook: “Abbiamo messo in atto misure di per ridurre il tasso di questi attacchi e continueremo a reiterare la nostra difesa, trovando nuovi modi per proteggere le persone“.

 

L’azienda non ha fornito dettagli su cosa, esattamente, abbia scatenato il virus, ma soprattutto su cosa abbia spinto gli utenti a incollare il codice dannoso nella barra URL dei loro browser.

Questa azione, chiamata “cross-side scripting”, consente agli hacker di aggirare i controlli di web security e, nel caso degli attacchi di questa settimana, prendere in consegna l’account dell’utente infetto, pubblicando immagini a volontà.

 

Facebook ha una policy che richiede ai membri di avere almeno 13 anni. Gli utenti sono inoltre incoraggiati a segnalare contenuti discutibili, mentre il social network rimuove la pornografia di propria iniziativa.

Graham Curley, senior technology consultant di Sophos, ha detto che è difficile informare gli utenti su come proteggersi. “Vorremmo continuare a raccomandare agli utenti di restringere le proprie impostazioni di privacy, di bloccare il più possibile la capacità dei loro amici a taggarli in post e immagini, di eseguire l’aggiornamento del software anti-virus sui propri computer”.

 

ll problema si presenta proprio mentre Facebook si prepara a svelare una riprogettazione importante delle pagine profilo dei suoi 800 milioni di utenti. Questa Timeline dovrebbe consentire agli utenti di Facebook di permettere al sito di organizzare tutte le loro azioni in ordine cronologico.