Festival di Venezia: Eutelsat e Open-Sky presentano un eBook su cinema digitale e satellite

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L’eBook è a firma di Giovanni Carrada e Mauro Mennuni e sarà presentato il 9 settembre al Lido di Venezia.

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Festival di Venezia

In che modo ci si prepara alla digitalizzazione del cinema e quali sono i vantaggi di questa rivoluzione? E, soprattutto, come sarà il prossimo futuro?

Sono domande alle quali il giornalista Giovanni Carrada e lo scrittore Mauro Mennuni cercano di rispondere nel libro digitale “L’ultima pellicola – Il cinema digitale, il satellite e la seconda vita della sala cinematografica“,  che verrà presentato al Lido di Venezia nel corso 68esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, al convegno “L’Ultima Pellicola”, venerdì 9 settembre alle ore 16 presso la Casa degli Autori alla “Pagoda” – Fronte Hotel des Bains, Lungomare Marconi 17-Lido di Venezia.

 

L’evento è promosso da  Eutelsat e da Open-Sky Cinema in collaborazione con Wave Distribution, presente alla 68esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il film in Concorso di Philippe Garrel “Un été brûlant” con Monica Bellucci e Louis Garrel, di prossima uscita in Italia anche in digitale. Wave Distribution ha già collaborato con Open-Sky Cinema utilizzando il satellite per la distribuzione del film 3D “The Shock Labyrinth: Extreme”.

Al convegno, moderato da Angelo D’Alessio, Direttore Internazionale SMPTE, interverranno: Giuliano Berretta, Presidente Eutelsat Communications, Nicola Borrelli, Direttore Generale per il Cinema MiBAC, Giovanni Canepa, Ceo The Space, Mario Lorini, Presidente FICE, Walter Munarini, Direttore Open-Sky, Paolo Protti, Presidente AGIS, Dino Piretti, Responsabile edizioni e produzioni musicali Rai, Luciano Tovoli, Fondatore di IMAGO – la Federazione europea dei direttori della fotografia e i due autori Giovanna Carrada e Mauro Mennuni. Luigi Cuciniello, Direttore Organizzativo della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è stato invitato per i saluti di apertura.

 

Il libro, che sarà edito in forma digitale e disponibile gratuitamente online su Google Libri è una cronaca appassionata sul passaggio dei film dalla pellicola al digitale, ma soprattutto un atto d’amore nei confronti del cinema. L’autore immagina il giorno in cui “in un cinema italiano verrà proiettato l’ultimo film di prima visione in pellicola”. Perché quel giorno – come analizza nella sua tesi –  si sta avvicinando, e molto più rapidamente di quanto immaginiamo.

 

“Pochi hanno finora compreso quali opportunità saranno create dall’accoppiata digitale più satellite – sottolinea Giuliano Berretta –  per questo abbiamo chiesto  a Giovanni Carrada di realizzare una piccola inchiesta fra alcune persone che più di altre in questi ultimi anni si sono sforzate di guardare un po’ più lontano e capire che cosa sta per accadere al cinema”

 

Non è un caso che il suo primo passo il cinema digitale l’abbia fatto proprio a Venezia, nel 1995: dalla città lagunare venne trasmesso a Parigi, per la prima volta, un lungometraggio (Umberto D. di Vittorio De Sica) in formato digitale. Iniziativa resa possibile grazie all’impegno di Laura Delli Colli. Da quell’evento, organizzato da Eutelsat, sono passati 16 anni.

Ed oggi, con i vantaggi della digitalizzazione che permettono costi bassi e semplificazione della gestione sala, la formula digitale-satellite è definitivamente decollata.

Grazie al digitale e al satellite il cinema potrà finalmente riscoprire quello che è sempre stato il suo vero business: offrire esperienze uniche da vivere insieme agli altri”.

 

Il cinema, la settima arte. La più giovane e anche quella che nel corso della sua storia, arrivata all’ancor fragile età dei 120 anni, ha subito più mutamenti. “L’illusione del movimento”, che poi è la magia che crea il cinema, è passata in poco più di un secolo dal muto al sonoro, dal bianco e nero al colore e dalla pellicola ai film digitali, transitando per il 3D. Al pari delle altre, anche queste due ultime innovazioni, strettamente collegate tra loro, stanno portando a dei cambiamenti a dir poco epocali, grazie a tecnologie sempre più innovative e a sistemi di trasmissione veloci e affidabili come quelli satellitari.