Mediterraid 2011: in Turchia i nonni conoscono internet meglio dei nipoti

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Prosegue il tour automobilistico nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che quest’anno misura la diffusione di internet.

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In Turchia i nonni conoscono internet meglio dei nipoti: è questo il curioso dato di cui ci informa Lanfranco Aceti nel corso dell’intervista che lo vede protagonista anche in qualità di organizzatore di Isea 2011, symposio internazionale dell’arte digitale/elettronica. Aceti parla di come in Italia l’uso di internet e degli strumenti tecnologici più all’avanguardia sia appannaggio delle sole nuove generazioni, mentre in Turchia le cose funzionano diversamente. E i dati gli danno ragione: la Turchia, oltre ad essere solo due posti dietro all’Italia nella classifica di Netmarketshare, è il terzo Paese al mondo per utilizzo di Facebook. Inoltre, la diffusione di mobile phone è maggiore di quella di Internet, cosa che lascia supporre che cresca il numero di persone che accedono ai social network attraverso cellulari e smartphone.
 

L’intervista ad Aceti su Youtube

Ma c’è un’altra faccia della medaglia: in Turchia, secondo un recente servizio della BBC, ci sarebbero oltre 4mila siti il cui accesso è bloccato. tra questi Youtube e Google. Facendo un giro su Google ci sono una serie di consigli su come ovviare a questo blocco. Maria Buonsanto ha realizzato su questo aspetto un’intervista alla Bilgi University per scoprire le nuove limitazioni ad Internet che entreranno in vigore a partire dal 22 agosto.

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Mediterraid non ha incontrato particolari difficoltà nei collegamenti, anzi. Le connessioni attraverso le molte reti wi fi aperte sono stati molto più facili che in Italia dove quasi sempre, anche nei locali pubblici, viene richiesta una procedura e spesso una carta di credito.
Mediterraid, come in ogni sua tappa, vede protagoniste anche e soprattutto persone comuni, incontrate per caso, che spesso offrono spunti illuminanti sulla realtà quotidiana della Turchia. L’avventore di un caffè turco ci dice che i nostri servizi dipingono un’immagine arretrata del suo Paese.

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Per il prosieguo del viaggio, si registra un cambio di programma, in quanto non è consigliabile, con ogni evidenza, entrare in Siria con il nostro equipaggiamento.
Tutti i pareri e le notizie raccolte ci hanno indotto a decidere di non entrare in Siria, e costringono quindi Mediterraid alla dolorosa decisione di cambiare itinerario e dover elaborare un’alternativa. Da Tasuco nel sud della Turchia parte un traghetto per Cipro Nord per cui lo staff di Mediterraid fa i biglietti all’ultimo minuto.
Sembra che da Cipro Nord si possa passare attraverso un varco aperto a Nicosia e raggiungere la Cipro Greca (non era così fino a poco tempo fa).
Da lì forse potremo raggiungere il Pireo via nave e poi Patrasso via terra e forse Malta e Tunisi via nave. Una corsa pazza per essere comunque in Tunisia il giorno che avevamo stabilito. Da oggi il viaggio andrà costruito giorno per giorno in base alle rotte delle navi. E internet stavolta non aiuta. Non è facile trovare sul web info affidabili sui percorsi marittimi. Forse perché molte tratte non esistono.

Le merci vanno sui cargo e le persone in aereo. Mediterraid parte per Cipro Nord ma poi?

Due mesi di viaggio, sedici paesi da attraversare per un totale di ventiduemila chilometri: è partita la nuova edizione di Mediterraid, viaggio in fuoristrada lungo le coste del Mediterraneo per esplorarne le culture digitali.
Dal 1 giugno al 30 luglio 2011, una circumnavigazione del bacino Mediterraneo per mappare culture, linguaggi e tecnologie digitali che riportano nella culla della parola il pensiero contemporaneo.

L’associazione Mediterraid, con la collaborazione della Fondazione Mediterraneo, con la media-partnership di Rai Nuovi Media, del gruppo di telecomunicazioni satellitari Eutelsat, con la collaborazione dell’Ufficio Informazione delle Nazioni Unite e dell’Università del Molise, realizzerà la quinta edizione di Mediterraid, un viaggio lungo tutte le coste del bacino più solenne del mondo. Numerosi gli obbiettivi che la navigazione terrestre nel Mediterraneo si pone. Innanzitutto la mappatura delle culture e dei linguaggi digitali: come, con quale frequenza, con quanta consapevolezza il Mediterraneo parla in rete?

Poi la ricerca di soluzioni ecosostenibili urbane e un curioso censimento degli orti urbani, che ci fanno già intravvedere le città del futuro.

In 60 Giorni, si ricomporrà un mosaico di umanità e tecnologie del tutto inedito che, proprio in questi ultimi mesi, ha riproposto il Mediterraneo come matrice della storia.

 

Grazie a un indice di qualità digitale, elaborato da Rai Nuovi Media in collaborazione con la cattedra di progettazione architettonica e urbana della Facoltà di Ingegneria dell’Università del Molise, sarà stilata una classifica delle città mediterranee digitalizzate.

Protagonisti del Mediterraid sono cinque intrepidi viaggiatori a bordo di una jeep che entreranno in contatto con gente comune e responsabili di istituzioni e progetti realizzando video e interviste.

Una moderna odissea alla scoperta della cultura digitale del Mediterraneo, un itinerario on the road attraverso culture, linguaggi e tecnologie digitali, per scoprirne le articolazioni nei diversi paesi. Scopo primario dell’iniziativa è mappare la diffusione delle tecnologie digitali nei paesi del bacino del Mediterraneo, anche e soprattutto alla luce della forza propulsiva che stanno assumendo, negli avvenimenti politici che hanno interessato paesi come Egitto, Libia e Tunisia e in cui un ruolo chiave hanno avuto e hanno tuttora proprio i blogger, che nei social network hanno trovato uno strumento di democrazia.

Questo viaggio in fuoristrada intorno al Mediterraneo ogni giorno produrrà videoclip, blog, chat: una narrazione multimediale che renderà condivisibile l’avventura del suo equipaggio con lo scambio di suggerimenti, segnalazioni, consigli, proposte attraverso il portale Rai, media partner dell’iniziativa.

 

Con cadenza settimanale sarà effettuato un collegamento in videoconferenza dai paesi del Mediterraneo con eventi predisposti in Italia, durante i quali il pubblico presente in sala o collegato in streaming potrà interagire con lo staff Mediterraid e porre domande direttamente alle personalità intervistate.

Grazie a un indice di qualità digitale, elaborato da Rai Nuovi Media in collaborazione con la cattedra di progettazione architettonica e urbana della Facoltà di Ingegneria dell’Università del Molise, sarà stilata una classifica delle città mediterranee digitalizzate.

Un altro focus di Mediterraid sarà la collaborazione con Mediterranean Waterfront, Eco Cluster Cooperation di esperti, industrie, centri di ricerca che interagiranno con la spedizione Mediterraid 2011 nella ricerca di soluzioni ecosostenibili urbane, per capire se, lungo le coste mediterranee, si può vivere e prosperare in armonia con la natura.

 

Mediterraid è una associazione senza fini di lucro, che dal 2006 compie regolarmente il giro del Mediterraneo via terra in auto per promuovere i rapporti amichevoli tra i Popoli del Mediterraneo, come raccomandato dal preambolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. E’ una iniziativa che ha lo scopo di promuovere l’interazione dell’Italia con i paesi del Mediterraneo diffondendo i risultati delle ricerche effettuate durante il tour tramite la produzione di documentari televisivi, servizi giornalisti, mostre fotografiche, incontri e conferenze.

Mediterraid è un tour automobilistico che si svolge periodicamente e che percorre la linea costiera dell’intero bacino del Mediterraneo e attraversa i paesi che su di esso si affacciano. La conoscenza diretta dei Popoli, dei luoghi e delle realtà sociali è il punto di partenza e l’idea base dell’iniziativa Mediterraid; l’edizione quest’anno è dedicata in particolare alla diffusione di internet nei paesi del Mediterraneo.

 

Tutti i collegamenti internet che lo staff Mediterraid effettuerà durante il viaggio, utilizzeranno il nuovo satellite Ka-Sat di Eutelsat che proprio a partire dal 1 giugno 2011, giorno di partenza del viaggio, concluderà la fase di sperimentazione e inizierà l’attivazione dei servizi. La banda Ka permetterà di connettersi a internet da qualunque luogo del Mediterraneo con una potenza di trasmissione mai vista prima, consentendo anche videoconferenze on-the-road.

Lo staff Mediterraid in occasione dei collegamenti giornalieri durante il giro del Mediterraneo, rileverà i dati di trasmissione in entrata e in uscita del segnale internet fornito dal satellite Ka-Sat di Eutelsat e compilerà un database sui livelli di connessione nell’area Mediterranea.

L’associazione Mediterraid ha il supporto della Fondazione Mediterraneo, che sviluppa il dialogo tra le società e le culture quale mezzo per affermare i diritti fondamentali (libertà civili e politiche; diritti economici, sociali e culturali; eguaglianza tra i generi), la democrazia e la giustizia perseguendo valori fondati sul rispetto reciproco.

A fine viaggio sarà realizzato un documentario che racconterà tutta l’iniziativa.