Kindle a 79 euro ma se accetti la pubblicità. Arriva il product placement per gli eBook?

di Raffaella Natale |

Amazon specifica che per il momento il Kindle ad-supported è riservato solo agli USA. L’Italia, per ora, dovrà limitare i propri acquisti alla versione base da 139 dollari, a quella 3G da 189 dollari o a quella con schermo da 9.7 pollici da 379 dollari.

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Amazon abbassa il prezzo di Kindle: 114 dollari (78,85 euro), 25 in meno rispetto al precedente da 139 dollari. La società ha lanciato una diversa versione del popolare eReader con nuove caratteristiche che, secondo gli analisti, raccoglieranno il favore degli utenti.

Il vantaggio sul prezzo però comporterà che sul device arriveranno gli annunci pubblicitari e alcune ‘offerte speciali’ che permetteranno di compensare le perdite con servizi alternativi.

Una strategia che fa riflettere e pensare che molto presto questa soluzione potrebbe consentire l’arrivo di contenuti gratuiti per gli utenti, finanziati dagli advertiser.

Secondo Forrester Research, lo scorso anno il mercato dei libri digitali valeva 966 milioni di dollari ed entro il 2015 triplicherà il proprio valore. Ben si comprende la necessità di valutare nuove strategie che consentano di allargare la fetta dei propri clienti.

 

La mossa di Amazon è anche un modo per concorrere con i tablet che consentono la lettura di giornali ed eBook ma vengono preferiti perché forniscono altre funzionalità.

Amazon è stato un pioniere in questo settore ma nel giro di poco tempo sono arrivati sul mercato diversi modelli che hanno abbassato la soglia dei prezzi. Una competizione agguerrita, che per il gruppo americano è complicata anche dal sistema DRM che non consente di poter leggere i libri acquistati sul proprio sito su dispositivi che non siano il Kindle. Abbassare il prezzo potrebbe consentire di guadagnare terreno sui rivali.

 

La pubblicità non sarà intrusiva, infatti, gli spot campeggeranno quando il dispositivo è in stand by o sulla schermata principale, quindi, non disturberanno la lettura.  

Buick, Olay (Procter & Gamble), Visa, e Amazon.com Reward Visa Card (Chase) saranno primi inserzionisti a comparire su screensaver e banner.

 

Il Kindle da 114 dollari sarà disponibile, previa prenotazione, dal 3 maggio. Amazon specifica che per il momento il concept del Kindle ad-supported è riservato alla sola utenza USA: l’Italia, per ora, dovrà limitare i propri acquisti alla versione base da 139 dollari, a quella 3G da 189 dollari o a quella con schermo da 9.7 pollici da 379 dollari.

 

In concomitanza la società ha anche annunciato il lancio della nuova app AdMash (simile alla famosa Facemash di Mark Zuckerberg) che consentirà agli utenti di esprimere la preferenza sugli spot. Questo consentirà ad Amazon di identificare i gusti dei consumatori e inviare pubblicità sempre più mirate. Un business molto proficuo sul quale si stanno indirizzando le nuove strategia del mercato pubblicitario e delle web company.

Amazon si trova tra le mani un nuovo bacino di utenti a cui sottoporre le offerte LivingSocial, l’anti-Groupon in cui Amazon ha investito 175 milioni di dollari.

 

Accanto agli spot, anche delle ‘offerte speciali’ come buoni sconto da spendere in prodotti Amazon o per audiolibri.

‘Kindle special offers’ (schermo da 6 pollici, connessione solo Wi-Fi) contiene ad esempio un buono da 20 dollari da riscattare su Amazon al prezzo di 10 dollari, oppure 6 audiolibri per 5 dollari, o un album da Amazon MP3 Store al costo di 1 dollaro.

 

Amazon non ha mai rivelato le cifre dei device venduti. Ma secondo gli analisi nel 2010 ne avrebbe consegnati più di 5 milioni.

Per Richard Curtis, agente di New York ed editore di libri digitali, l’operazione è una ‘mossa saggia’: “La gente non esiterà a comprare il Kindle più economico, perché la pubblicità ormai è ovunque”.

 

Una sorta di product placement per gli eBook che fa pensare a interessanti sinergie tra gli inserzionisti e il mercato dei contenuti online.