Branded entertainment: sbarca su Facebook la web serie italiana. Protagonisti il Gorilla e Victoria Cabello

di di Francesca Burichetti |

Italia


Victoria Cabello

Debutta su Facebook il Gorilla della Crodino, sempre insieme a Victoria Cabello, l’altra star di questa pubblicità, a molti nota anche per la conduzione del programma di La7, “Victor Victoria”. L’inseparabile duo, oggetto di numerosi spot televisivi, è diventato il protagonista di “A un pelo dalla victoria“, la prima branded entertainment web serie italiana veicolata attraverso i social network. A partire da lunedì 15 novembre Crodino distribuisce su Facebook un episodio al giorno della serie, cercando di ricreare online il valore della diretta, attraverso un appuntamento fisso: ogni puntata è disponibile alle 15 esatte e rimane sulla pagina fino al giorno successivo.

 

Per il lancio della web serie sono stati distribuiti i primi tre episodi, ciascuno di una durata media di 2 minuti. La sitcom sembra avere tutta l’incisività e il taglio comico degli spot pubblicitari, ma recupera la dimensione seriale, tipica della fiction. Le puntate non sono isolate, ma costituiscono un continuum della narrazione, che si apre con l’invito da parte di Victoria al simpatico Gorilla combina guai, per andare a fare visita alla sua famiglia, in occasione del matrimonio della sorella.

 

Il fenomeno delle branded entertainment series rappresenta una dimensione del web marketing in forte espansione. È ormai ampiamente diffuso negli Stati Uniti, dove nel 2009 ha avuto grande successo su Hulu la serie “If I can dream, realizzata da quattro grandi brand (Clear Channel, Ford, Pepsi e MySpace) e accessibile a un’audience potenzialmente globale. Anche in Italia si stanno diffondendo esperimenti di web serialità a marchio aziendale. È il caso di “Casa Coop“, la divertente sitcom lanciata dalla catena di supermercati per promuovere i propri prodotti. In questo caso le avventure di una famiglia, con accento spiccatamente toscano, si sviluppano tra la quotidianità della casa e quella del supermercato per ricreare uno stile di vita molto realista, che ruota però attorno ai prodotti pubblicizzati. Un successo tutto italiano, gradito al pubblico della rete, tanto che il 18 novembre partirà la seconda stagione della web serie.

 

Gli obiettivi del marketing rimangono sempre gli stessi: fidelizzare  e rendere soddisfatti i clienti, costruire un brand con un’identità chiara e forte, rafforzarne il posizionamento. Stanno cambiando però gli strumenti. In una società sempre meno tele-centrica, dove soprattutto i giovani si sono spostati sul web, per le aziende diventa fondamentale sviluppare strategie di comunicazione online, sempre più personalizzate e interattive. Ma non è tutto qui. La rete rappresenta anche una fortissima cassa di risonanza per il buon vecchio passaparola, che online attraverso blog e  social network viene fortemente amplificato.

 

È proprio l’impiego di Facebook come principale piattaforma di distribuzione della sitcom la vera innovazione della web serie a marchio Crodino, che, rispetto alle altre entertainment brand series, fa leva sulla dimensione dell’interattività, permettendo agli utenti di commentare lo sketch in tempo reale e ai gestori della piattaforma di rispondere. Con il lancio dei primi episodi si è creato un vero e proprio media event, per dirla con il sociologo Elihu Katz. Si tratta cioè di un evento non troppo diverso, nel suo significato, da una competizione sportiva. In effetti nei giorni precedenti all’avvio della serie su Facebook è stata costruita una strategia di comunicazione volta a creare attesa tra gli utenti, attraverso la diffusione del trailer e di alcune notizie relative alle avventure del Gorilla della Crodino. Si è così cercato di ricreare una diretta in rete, che è per sua natura la regina dell’on-demand. Lo sketch infatti diventa ancora più significativo se viene fruito nel momento esatto della sua pubblicazione.

 

Mano a mano che gli utenti hanno visto le prime tre puntate, sulla pagina Facebook sono esplosi i commenti e le richieste di maggiori informazioni sulla serie. L’azienda ha creato così una forma di intrattenimento, che può essere considerata un ibrido tra la diretta tradizionale e la fruizione on demand, tra la pubblicità e la fiction. Questa contaminazione tra generi e strategie di programmazione dimostra che anche i linguaggi classici della pubblicità stanno ormai indossando gli abiti della crossmedialità, per massimizzare la loro efficacia su tutte le piattaforme. Non è un caso, insomma, se le ultime previsioni della Nielsen attribuiscono alla tv e soprattutto a Internet la ripresa della crescita del mercato pubblicitario a partire dal 2011.

 

 

 

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