DTT: News Corp smentisce ‘assi’ o ‘alleanze’ col Gruppo L’espresso per l’ingresso nel digitale pay per view

di Antonietta Bruno |

In Turchia, è stata rifiutata, perché troppo bassa, l'offerta presentata per l'acquisizione di alcuni asset di Dogan Yayin Holding, il principale gruppo media del Paese.

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Rupert Murdoch

Sono state smentite da entrambi i gruppi coinvolti, le notizie relative all’affitto di canali digitali tv e all’opzione di acquisto di un multiplex del Gruppo Espresso a favore di Sky Italia. Le indiscrezioni sono state riportate da Il Corriere della Sera, secondo cui il gruppo guidato da Tom Mockridge avrebbe anche offerto al gruppo editoriale  di Carlo De Benedetti, una somma pari a circa  25 milioni di euro l’anno, ‘vincolati’ però all’acquisto del multiplex una volta che cadranno i vincoli per Sky Italia alla trasmissione in digitale della pay per view.

 

Mentre il Gruppo L’Espresso precisa che “con Sky Italia esiste solo un accordo per la trasmissione sulla propria rete televisiva del canale ‘Cielo’ e nessuna intesa per la cessione di multiplex’, Sky Italia sottolinea in una nota di non aver intenzione di entrare nel mercato del digitale terrestre con un’offerta a pagamento, definendo l’ipotesi non solo ‘falsa’,  ma anche ‘tecnicamente impossibile’.

“Anche solo ipotizzare – precisa la società – che Sky intenda ‘trasmettere in digitale (si suppone terrestre) la pay per view’ vuol dire infatti non tenere presente come funziona l’offerta di Sky Italia che è caratterizzata da oltre 190 canali criptati, di cui 36 in Alta Definizione – presto saranno oltre 50 – funzionalità avanzate come quelle garantite dal decoder MySky e molto molto altro”.

“A titolo di chiarezza – continua la nota – cosa completamente diversa è invece che il management di Cielo, ovvero il canale gratuito di News Corporation in onda sul DTT in Italia, possa in futuro valutare l’ipotesi di estendere di uno o altri due canali la sua offerta di programmi, un processo assolutamente normale in un contesto multicanale gratuito dove ai canali – a puro titolo esemplificativo – spesso si affiancano versioni time-shifted”.

“Se questo dovesse avvenire – sottolinea ancora Sky – l’ipotesi di farlo affittando la necessaria capacità trasmissiva da altri operatori, visti anche i tempi previsti per il beauty contest sulle frequenze derivanti dal dividendo digitale, e’ ovviamente possibile, ma certo non ha nulla a che fare con ‘assi’ ne’ con ‘alleanze’ visto che l’unico criterio che sarebbe utilizzato per identificare il fornitore, stavolta come in passato, sarebbe quello della disponibilità sul mercato, della competitività delle offerte e della qualità delle infrastrutture”.

 

Il Gruppo di Rupert Murdoch, ha intanto incassato un rifiuto alla sua offerta di acquisizione del principale gruppo media turco: Dogan Yayin Holding. L’offerta è stata ritenuta infatti troppo bassa rispetto al valore degli asset messi in vendita. Il gruppo è attualmente al centro di una disputa fiscale col governo e in cerca di liquidità per pagare una  serie di multe per 4,8 miliardi di lire turche (2,24 miliardi di euro), un valore maggiore di quello della società.

La multa, secondo molti e secondo la stessa Dogan, è solo un pretesto che il premier Erdogan starebbe usando per liberarsi di un gruppo editoriale considerato scomodo.

Dogan, che controlla quotidiani di grande diffusione nel Paese come Hurriyet e Milliyet, ha confermato di aver ricevuto una serie di offerte non vincolanti per gli asset, che secondo indiscrezioni sarebbero arrivate, oltre che dalla News Corp di Murdoch anche dalla Time Warner, dalla Rtl e dal gruppo Bertelsmann

 

La notizia, rimbalzata oggi sui media locali, ha comunque avuto l’effetto di far lievitare il valore azionario della società nelle prime contrattazioni sulla Borsa di Istanbul.