Digitale terrestre. Corrado Calabrò (Agcom): ‘Gara per fine anno’. A breve la risposta di Bruxelles

di Antonietta Bruno |

Per i cinque multiplex, su autorizzazione della Commissione Ue, compete, in qualità di gruppo entrante, anche Sky Italia, l'emittente satellitare di Rupert Murdoch.

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Corrado Calabrò

Anno caldo il 2010 per l’assegnazione dei multiplex per il digitale terrestre. Caldo anche dal punto di vista dei ‘colpi di scena’ e per le forti polemiche seguite alla decisine della Ue di consentire l’ingresso anticipato sul digitale al Sky e ai timori dei gruppi predominanti sul mercato italiano, che proprio in virtù di queste ‘novità forzate’ fremono per il possibile esito della gara che avverrà, come deciso dalla normativa europea, attraverso un beauty contest.

 

La tanto attesa competizione non competitiva che il presidente Agcom Corrado Calabrò, auspica possa essere bandita entro al fine dell’anno 2010. “Confido che entro l’anno il Ministero competente bandisca la gara” ha detto Calabrò a margine di un convegno sulle TLC intitolato ‘Giochiamoci il futuro’.

 

Due mesi ancora e non di più il tempo gradito al presidente Agcom, che ha già provveduto nelle scorse settimane a inviare a Bruxelles – per una più attenta valutazione di quanto programmato – le regole di gara.

Agli organi di stampa Corrado Calabrò ha anche spiegato che in questo lasso di tempo si potrebbe rientrare benissimo visto che, la risposta da parte della Commissione Ue dovrebbe pervenire entro quindici giorni. Poi la palla passerà al Ministero dello Sviluppo economico al quale spetterà il compito di bandire la ‘competizione’.

 

Intanto, allo stato attuale, i multiplex in gara sono 5 e ognuno di loro consentirà la radiodiffusione di 1 o 2 canali in alta definizione, e dai 4 agli 8 canali in definizione standard.

L’assegnazione, come ormai più volte evidenziato, avverrà gratuitamente tramite un beauty contest.

Due multiplex saranno a disposizione degli operatori con più di una rete, e quindi Rai e Mediaset, mentre i restanti tre verranno contesi dagli offerenti più quotati fra gli operatori alternativi, tra i quali rientra anche la Pay TV di Rupert Murdoch ‘Sky Italia’ autorizzata dalla Commissione Ue a prenderne parte anticipatamente rispetto agli originari tempi previsti, e che nel disciplinare di gara risulta ora inserita nel ‘Gruppo A’.