News Corp: si complica la scalata a BSkyB. Troppo potere in mano a Rupert Murdoch, interviene il governo

di Antonietta Bruno |

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Rupert Murdoch

 

Si complica ulteriormente il tentativo di scalata, da parte del magnate dei media Rupert Murdoch, alla Tv satellitare britannica BSkyB, di cui News Corporation possiede già una quota del 39%. Secondo quanto riportato da un articolo apparso sul blog del giornalista della Bbc, Robert Peston, il governo potrebbe intervenire, attraverso l’Ofcom, per verificare meglio l’operazione, che pone serie questioni per il pluralismo dei media in Gran Bretagna.

 

Un’operazione da 12,3 miliardi di sterline, per la quale si attende la pronuncia della Commissione Europea, ma da più parti fortemente contrastata poiché solleva quello che da noi verrebbe chiamato conflitto di interesse, vista la forte concentrazione di potere mediatico già in capo al magnate australiano, proprietario anche della Pay TV Sky in Italia e di diversi giornali in tutto il mondo.

Anche se l’Antitrust britannico, seguendo il tentativo di acquisizione da parte di BSkyB nel 2008 della rivale ITV, ha già rilevato che non vi è sovrapposizione tra le attività di broadcasting e quelle editoriali di Murdoch, avere in mano il pieno controllo di BSkyB senza doversi preoccupare di condividere decisioni o strategie di marketing con altri azionisti dell’emittente, potrebbe volere dire avere un’arma in più per ridurre il pluralismo dei media del Regno Unito. Murdoch potrebbe ad esempio offrire agli utenti della Pay TV abbonamenti agevolati per i suoi giornali, e indebolire i rivali.

 

A destare ulteriori preoccupazioni, anche le nuove rivelazioni del New York Times, che chiama in causa l’attuale addetto stampa di Downing Street, Andy Coulson, in merito allo scandalo delle intercettazioni illecite condotte dal tabloid News of the World, di proprietà News Corp.

 

Nei giorni scorsi, in seguito a alle nuove indiscrezioni pubblicate dal quotidiano Usa, secondo cui Coulson, allora vice-direttore del giornale, era al corrente di come i suoi reporter ottenessero illegalmente informazioni su politici e Vip, Scotland Yard ha riaperto l’inchiesta, e nuovamente puntato i riflettori sullo stretto legame tra il governo di coalizione e Murdoch, i cui giornali, durante l’ultima tornata elettorale, avevano sostenuto il Partito Conservatore.

 

Una bufera che arriva nel momento meno opportuno per la conclusione dell’affare, che Murdoch considerava cosa fatta, e che potrebbero indurre il ministro  delle attività produttive Vince Cable, a sollecitare l’Ofcom, il regolatore inglese per i media e le tlc, a valutare con maggiore attenzione la pratica di acquisizione della restante quota di  British Sky Broadcasting da parte di News Corp. Richiesta che probabilmente non porterebbe a un veto, ma solo a ritardare la conclusione dell’operazione.