Al Gore: ‘Nuovo modello di business per informazione libera’. Sulla crisi della stampa: ‘Fare pagare internet non è una buona idea’

di Raffaella Natale |

Italia


Al Gore

Al Gore, ex vicepresidente degli Stati Uniti e premio Nobel per la pace nel 2007, ha presentato la sua Web Tv Current, di cui dal 2008 esiste una edizione italiana, come una delle poche TV indipendenti in Italia, forse l’unica, capace di dare voce a tutti i reporter indipendenti del paese.

“In Italia ci sono molti bravi giornalisti. Molti di loro sono dovuti venire a compromessi con il modello di business a sostegno delle notizie“, ha detto Gore in un dibattito pubblico cui ha partecipato lo scrittore di Gomorra Roberto Saviano.

Gore ha quindi spiegato che sono molti i paesi dove il modello di business delle news finisce per influenzarne il contenuto e che questa “…è una minaccia per la democrazia”.

S’è invece astenuto dal rilasciare commenti specifici sul mercato audiovisivo italiano, sostenendo che, “non essendo cittadino italiano, non mi permetto di dare giudizi specifici”.

 

La soluzione di Al Gore è quindi quella di proporre un nuovo “modello di business” per un’informazione libera e indipendente perché il giornalismo ha un costo e se non c’è denaro diminuisce la sua qualità, come sta avvenendo ora per i quotidiani cartacei.

Current TV offre un modello alternativo di business che si finanzia attraverso la pubblicità, fornendo ai suoi utilizzatori, oltre alla possibilità di dare notizie – che vengono poi controllate dalla redazione – anche quella di proporre spot per le aziende. Se alle aziende che finanziano la loro pubblicità questi spot piacciono vengono poi davvero mandati in onda. Al Gore ha mostrato in particolare una pubblicità proposta da un ventinovenne milanese per i cellulari Samsung che viene oggi diffusa in tutto il mondo.

Ha quindi parlato delle grandi trasformazioni in atto nel mondo dei media con i giornali in crisi, la Tv che continuerà ancora per molti anni ad essere il principale strumento di informazione ma con internet in costante crescita.

Per sostenere un’informazione indipendente occorre una nuova soluzione, ma ha criticato la proposta della Fieg di introdurre una minitassa per chi distribuisce notizie sul web: “Fare pagare internet non è una buona idea”.

 

Lo scorso 21 marzo Current TV ha ospitato la contestata puntata di “Annozero” di Michele Santoro, dopo che i talkshow politici erano stati sospesi prima delle elezioni regionali.

“Non capisco come sia possibile chiedere a un talkshow di non essere mandato in onda prima delle elezioni,” ha detto Al Gore parlando di fronte a una platea di circa 600 persone in un teatro di Perugia. Fuori, nonostante il vento freddo e l’ora serale, c’era una folla di circa altre 200 persone che guardavano il dibattito su un maxischermo: “A Current TV non abbiamo paura, (a Santoro) abbiamo detto di portare il suo show sulla nostra tv”.

 

“A chiunque abbia una storia che non viene mandata in onda diciamo: portatela a noi e la metteremo su Current”, ha detto Al Gore che poi ha citato Milena Gabanelli, giornalista della Rai famosa per le sue inchieste, ed Enzo Biagi, uno dei miti del giornalismo italiano che negli ultimi anni della sua carriera abbandonò il suo lavoro in aperta polemica con il governo guidato da Silvio Berlusconi.

“Voglio onorare la memoria di Enzo Biagi“, ha detto Al Gore spiegando che a Current TV si vuole riprodurre la qualità e le inchieste del noto giornalista italiano.

 

Applausi sono scrosciati anche quando Saviano ha polemizzato con Berlusconi sulle critiche a ‘chi scrive di mafia diffamando il proprio Paese’.

Aprendo l’incontro, lo scrittore ha detto che gli arresti di tanti esponenti della criminalità organizzata sono ‘importanti’ ma che per combatterla veramente occorre soprattutto un ‘movimento culturale’. Allora non si può tacere e criticare chi parla e scrive di mafia è come dire che i testi di oncologia ‘favoriscono il cancro’ e ‘denunciare chi dà l’allarme per un incendio anziché chi appicca il fuoco’.

 

Current TV lanciata in inglese dal 2005 opera in diversi paesi, tra cui Irlanda e Gran Bretagna. La prossima settimana sarà lanciata in Sud Africa. La tv, che aspira a essere un media interattivo, cui il pubblico contribuisce suggerendo le proprie notizie, conta su una audience di circa 70 milioni di persone.

“Qui in Italia sono soprattutto giovani, che usano internet come e quanto i giovani negli Stati Uniti“, ha commentato Gore, mentre chi ha più di cinquanta anni usa molto meno la rete.

 

In un’intervista a Sky Tg24, Al Gore ha commentato: “Current Tv è un tipo di informazione indipendente, è un qualche cosa di cui sono estremamente orgoglioso. Il motivo per cui esiste Current è quello di collegare l’indipendenza e il dinamismo di internet con il mezzo televisivo“, e questa formula “ha trovato un pubblico, soprattutto tra i giovani”. “Il nostro impegno è quello nei confronti dell’indipendenza, della verità dell’integrità, per cercare di dare una versione completamente senza pregiudizi delle notizie“. Secondo Gore ancora oggi la tv è un mezzo fondamentale per la formazione del consenso in una democrazia: “La tv è il protagonista dominante del mercato dei media, ha ancora una grossa presa sulla mente e sull’immaginazione della gente”.

Tuttavia, ha osservato Gore, la tv “è centralizzata, la selezione delle notizie è controllata non da un giornalista indipendente, non sempre, ma dai conglomerati che possiedono il network e, a volte, il risultato di tutto questo è una visione della realtà parziale”.

Ha poi sottolineato che “sia negli Usa sia in Italia il passaggio dai giornali alla tv ha introdotto un cambiamento nel modo in cui le notizie vengono raccontate. Current tv vuole collegare il dinamismo e l’indipendenza dell’informazione e coniugare internet e tv”.

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