Pubblicità: in vigore anche in Francia le nuove norme sul Product Placement

di Raffaella Natale |

Francia


Product placement

Anche in Francia finalmente in vigore le nuove norme sul Product Placement che riguarderà programmi o film televisivi, fiction, opere cinematografiche e videoclip. Lo ha comunicato il Consiglio superiore dell’audiovisivo, precisando che la misura non si estende a ciò che non è espressamente previsto dalle norme.

Grazie al product placement le azienda potranno esibire il proprio marchio all’interno delle scene di un prodotto cinematografico o televisivo a fronte del pagamento di un corrispettivo. Fino a oggi il PP era autorizzato solo per il cinema.

 

L’entrata in vigore delle nuove disposizioni, come ha informato l’Autorità in una nota, arriva all’indomani della pubblicazione della delibera del Csa, approvata lo scorso 16 febbraio, sulla Gazzetta Ufficiale.

 

Non potranno essere pubblicizzate alcune bevande alcoliche, tabacco, medicine, armi e munizioni, articoli per neonati e prodotti e servizi dello sponsor di un programma.

 

Il telespettatore verrà informato con una scritta che apparirà sullo schermo per un minuto all’inizio della trasmissione, per un altro dopo ogni interruzione e alla fine del programma.

 

Il Product è una tecnica molto affine agli italiani, tant’è che a soli 6 anni dalla sua introduzione nel mercato cinematografico, è il terzo mercato al mondo nel segmento a quota 28 milioni di euro.

 

Nel nostro Paese il Product Placement varrà 133 milioni di euro entro il 2012 con tassi di crescita medi del 30% l’anno. La stima è stata realizzata da StageUp – Sport & Leisure Business, dopo l’approvazione da parte del consiglio dei ministri dell’1 marzo del decreto legislativo sull’audiovisivo, che recepisce la Direttiva Ue sui nuovi servizi media.

 

Il valore complessivo del mercato sarà determinato per la quota maggioritaria dalle forme di Product Placement a pagamento (73 milioni di euro – 55% del totale) e per la parte restante da operazioni in cambio merce (60 milioni di euro – 45% del totale).

 

Il nuovo decreto introduce il PP in film, serie TV, programmi sportivi e programmi di intrattenimento leggero, esclusi i programmi per bambini. L’inserzionista potrà pagare in denaro o fornire gratuitamente beni e servizi.

E’ previsto l’inserimento di avvisi idonei a rendere lo spettatore edotto della presenza di product placement all’interno del programma. Tali avvisi devono essere trasmessi anche in Italia all’inizio e alla fine del programma, nonché alla ripresa del programma dopo ogni break pubblicitario.

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