Mobile App: gli editori britannici contro lo sbarco della BBC sull’iPhone. ‘Distorce il mercato e danneggia il giornalismo di qualità’

di Alessandra Talarico |

Gran Bretagna


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L’annunciato sbarco della BBC sull’iPhone di Apple sta creando polemiche in Gran Bretagna: l’idea, infatti, non è piaciuta alla Newspaper Publishers Association (NPA) – l’associazione nazionale degli editori di giornali – secondo cui l’ingresso della Tv pubblica britannica delle potrebbe “distorcere il nascente mercato” delle applicazioni mobili.

 

L’associazione ha quindi minacciato il ricorso al Parlamento se la BBC non ritirerà il progetto, annunciato nei giorni scorsi dal Mobile World Congress di Barcellona, che prevede l’offerta dei contenuti del sito internet BBC News sia in forma testuale che audiovisiva e l’applicazione ‘sport‘, che dovrebbe debuttare per l’inizio dei mondiali di calcio in Sud Africa a giugno e combinerà i contenuti di BBC Sport e 5 Live radio.

Il servizio sarà del tutto gratuito, poiché la BBC è già sostenuta da canone e, secondo i piani annunciati dal responsabile tecnologico della BBC Erik Huggers, a queste due offerte farà seguito anche il lancio di applicazioni per BlackBerry e smartphone con sistema operativo Android.

 

“Chi paga il canone – ha affermato Huggers – ora accede alle informazioni attraverso dispositivi mobili sempre più sofisticati. Queste persone ora ci dicono di voler accedere ai servizi digitali per i quali hanno pagato nei modi e nei tempi che loro preferiscono”.

 

“Ancora una volta – ha affermato quindi il direttore NPA David Newell – la BBC scalda i muscoli per entrare in un mercato nascente e frustrare le aspirazioni dei provider di informazione”, con la conseguenza di distorcere “uno spazio commerciale unico e ristretto”.

Secondo Newell, inoltre, non si tratterebbe – come la BBC vorrebbe far credere – di una semplice “estensione dell’esistente servizio di news online”, che ha debuttato 12 anni fa, ma di una vera e propria “intrusione in un mercato separato e ben definito”, tanto più che questa invasione di campo avverrebbe in un momento di forte crisi sia per la Tv pubblica britannica che per il giornalismo di qualità.

“…In un momento in cui l’industria sta investendo in nuovi modelli – ha aggiunto Newell – delude molto che l’azienda pianifichi di rilasciare servizi che aggiungono forti dubbi alla capacità del settore privato di realizzare un ritorno d’investimento, e quindi di sostenere il giornalismo di qualità”.

 

Già diversi quotidiani inglesi offrono applicazioni per l’iPhone, inclusi l’Independent e il Daily Telegraph – che sono gratuiti – e il Guardian che ha scelto invece la formula dell’abbonamento.

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