Mobile World Congress. Nasce alleanza anti-Apple. Tra i 24 operatori, anche Telecom Italia, Vodafone e Wind

di Alessandra Talarico |

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Le applicazioni mobili, i programmini che si scaricano sul cellulare per giocare, informarsi sul tempo o sulla Borsa, leggere notizie e quant’altro, hanno riscosso un successo che forse non tutti avevano preventivato. Come gli sms per il Gsm, possono dunque essere considerate, insieme ai social network, la killer application di internet mobile, vale a dire il motivo che spinge gli utenti a navigare sul web dal cellulare.

 

Pioniere è stata Apple col suo App Store, ma il suo esempio è stato seguito a ruota da molti altri protagonisti del settore, da Vodafone a Microsoft, da Nokia a RIM.

Per estendere al maggior numero possibile di utenti la possibilità di accedere a queste applicazioni, in occasione del Mobile World Congress, 24 tra i maggiori operatori tlc mondiali hanno annunciato la creazione della Wholesale Applications Community, un’alleanza che mira a realizzare una piattaforma aperta, ossia un ecosistema per lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni mobili e internet a prescindere dal tipo di dispositivo o di tecnologia utilizzati dagli utenti.

 

Dell’alleanza fanno parte América Móvil, AT&T, Bharti Airtel, China Mobile, China Unicom, Deutsche Telekom, KT, Mobilkom Austria Group, MTN Group, NTT DoCoMo, Orange, Orascom Telecom, Softbank Mobile, Telecom Italia, Telefónica, Telenor Group, TeliaSonera, SingTel, SK Telecom, Sprint, Verizon Wireless, VimpelCom, Vodafone e Wind. Questi operatori insieme dispongono di una base di oltre tre miliardi di utenti in tutto il mondo.

Sostengono l’iniziativa anche la Gsma e tre dei maggiori produttori mondiali di cellulari: LG, Samsung e Sony Ericsson.

 

La Wholesale Applications Community mira a unire un mercato ancora frammentato e a creare una piattaforma aperta che favorisca tutti gli attori della catena, dagli sviluppatori delle applicazioni agli operatori e agli utenti.

 

L’alleanza prevede di utilizzare inizialmente gli standard JIL e OMTP BONDI, con l’obiettivo di modificarli in uno standard comune entro un anno.

Infine, gli operatori della Wholesale Applications Community, collaboreranno col W3C su uno standard comune basato su questa soluzione convergente per far sì che gli sviluppatori possano creare applicazioni in grado di funzionare su qualunque piattaforma, fissa e mobile.

 

“Questo approccio – ha spiegato il Ceo della Gsma, Rob Conway – è perfettamente in linea con i principi della Gsma e sfrutta infatti il lavoro che abbiamo già avviato su di una rete aperta API (OneAPI). Esso servirà a catalizzare lo sviluppo di una gamma di applicazioni innovative indipendenti da dispositivi e operatori”.

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