Tlc: Romani e Agcom rassicurano i lavoratori sulla tutela dell’occupazione. Verifiche in corso su qualità servizi Telecom Italia

di Alessandra Talarico |

Italia


Manifestazione

Dopo l’incontro di ieri col vice ministro allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali FIM, FIOM e UILM e dei lavoratori delle installazioni telefoniche hanno incontrato oggi il presidente Agcom Corrado Calabrò e hanno esposto la preoccupazione per lo stato di crisi che sta investendo il settore.

 

L’incontro con Romani – che ha illustrato il piano di investimenti inserito per il superamento del digital  divide – si è chiuso con l’impegno del Ministero ad aprire un tavolo con le aziende del settore, previsto per martedì prossimo alle ore 11 presso la sede del Ministero, con l’obiettivo di salvaguardare l’occupazione dei lavoratori del settore.

 

Calabrò, ha quindi fatto sapere in una nota la UILM, “…ha condiviso le preoccupazioni dei Sindacati metalmeccanici in merito alle condizioni in cui versa la rete di telecomunicazioni in molte parti del territorio nazionale” e ha manifestato il suo impegno per sollecitare al Governo e a Telecom Italia “…un piano di investimenti per ridurre il ‘digital-divide’ sottolineando che una parte del canone e una del fatturato dovranno servire a sviluppare e mantenere efficiente la rete per permettere all’Italia di essere al passo con gli altri paesi europei”.

 

In una nota, l’Agcom ha quindi reso noto di star conducendo dei controlli per verificare il rispetto da parte di Telecom Italia degli obblighi relativi agli standard di qualità del servizio imposti all’azienda in occasione dell’ultimo aumento del canone.

Tali verifiche, ha detto Calabrò, saranno anzi “rafforzate e portate a compimento con ogni sollecitudine”, dopo le nuove contestazioni giunte oggi dai rappresentanti sindacali, che hanno espresso il disagio dei lavoratori e delle imprese che assicurano la manutenzione della rete per conto di Telecom Italia.

I lavoratori hanno infatti denunciato come Telecom Italia abbia fortemente ridimensionato gli investimenti destinati ad assicurare il funzionamento efficiente della rete “…a detrimento anche della qualità e sicurezza del servizio fornito agli utenti e a dispetto dell’incremento e del livello del canone di accesso alla rete fissa”.

 

L’Agcom ha assicurato che, se venisse riscontrata l’inosservanza degli obblighi sugli standard di qualità – che sono diventati più stringenti che in passato dopo l’ultimo aumento del canone – “…saranno irrogate sanzioni come peraltro è già accaduto in passato”, promettendo anche “…un controllo approfondito della contabilità regolatoria onde verificare l’entità degli investimenti allocati alla manutenzione”.

 

Il presidente Agcom ha infine voluto ricordare il suo “impegno personale” nella promozione di un progetto che aiuti il Paese a superare il digital divide ha aperto a nuovi confronti con le organizzazioni sindacali per affrontare con attenzione le problematiche legate a questo settore cruciale per gli investimenti e l’occupazione.