Hard disk? Un gruppo metal molto popolare sul web. I prof italiani impreparati in hi-tech

di Raffaella Natale |

Italia


Scuola

Gli insegnanti italiani chiedono maggiore tecnologia per le scuole italiane, ma se si va più a fondo si scopre che loro, in fatto di internet, raggiugono a malapena la sufficienza.

Sette insegnanti su dieci usano i computer abbastanza abitualmente, ma senza una vera formazione. Navigano nel web, frequentano i social network ma confondono il notebook con Facebook, credono che Outlook sia un’espressione dei giovani per indicare che si è fuori moda e alcuni pensano addirittura pensano che l’Hard disk sia un gruppo metal molto popolare su internet.

 

E’ quanto emerge da un’indagine condotta su circa 1.000 insegnanti di scuole primarie e secondarie e realizzata da Edu-Tech in occasione del convegno dedicato al futuro della scuola che si aprirà domani 24 settembre a Milano e che vedrà confrontarsi docenti, educatori, istituzioni e addetti ai lavori sui temi del rapporto fra scuola e tecnologia. 

 

Sarà un momento di formazione sviluppato in un ciclo di incontri sul tema “Tecnologia al servizio dell’Educazione.”

Due giorni per parlare di prodotti e possibilità per l’insegnamento e l’apprendimento.

Tra i temi affrontati anche l’evoluzione dell’editoria degli ultimi anni ed ampio spazio ai metodi di rielaborazione da parte degli allievi.

 

Recenti studi hanno dimostrato che le nuove generazioni digitali apprendono il 20% di quello che leggono e il 90% di quello che contribuiscono a rielaborare collaborando. Oggetto principale di analisi su questo tema è la LIM, la Lavagna Interattiva Multimediale , oltre all’uso del videogioco come strumento didattico per lo sviluppo della capacità di apprendimento dell’alunno.

Per ampliare poi il ventaglio di possibilità nel corso degli incontri ci sarà un aperto confronto tra differenti realtà europee, teso allo sviluppo di nuovi prodotti.

Ma soprattutto sono gli insegnanti i protagonisti dell’iniziativa. Saranno loro stessi a poter esprimere le proprie esigenze e a portare le esperienze quotidiane.

Nell’era digitale anche la scuola si adegua, portando in aula la tecnologia per migliorare le fasi di apprendimento degli studenti.

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