Mediaset: nessun commento della Kroes sul ricorso di Sky per concorrenza sleale. Il titolo si mantiene stabile in Borsa

di Raffaella Natale |

Unione Europea


Mediaset

Il Commissario Ue per la Concorrenza, Neelie Kroes, non ha voluto rilasciare commenti sul ricorso di Sky contro Mediaset per violazione della legge antitrust comunitaria e delle norme italiane in materia di comunicazioni.

Il titolo di Mediaset apre stamani in rialzo dello 0,72% a 4,875 euro sulla scia dell’esposto che il gruppo del magnate australiano Rupert Murdoch ha presentato contro la società di Cologno Monzese per concorrenza sleale.

L’accusa è aver rifiutato alla piattaforma satellitare di acquistare pubblicità su Canale 5, Italia 1 e Retequattro.

L’azienda della famiglia Berlusconi ha risposto che “…reputa sconcertante l’annuncio di Sky di voler ricorrere in giudizio” e ha spiegato che “…stupisce che un operatore che, nel mercato della pay tv satellitare è monopolista assoluto, avvii un’azione legale contro un’altra azienda televisiva accusandola di violazione delle norme antitrust”.

 

Per la cronaca, nel solo anno 2009 (1° gennaio-5 settembre) Mediaset ha già ospitato 3.107 passaggi di spot Sky sulle proprie reti. Per contro Sky ha sempre rifiutato di trasmettere sui propri canali qualsiasi spot del gruppo televisivo.

“Mediaset respinge quindi le accuse infondate del concorrente e, certa delle proprie buone ragioni, attende con serenità il confronto nelle sedi giudiziarie”.

 

Nell’esposto al tribunale di Milano contro le società del gruppo Mediaset Rti e Publitalia, Sky Italia lamenta la violazione delle regole antitrust in base all’articolo 82 del Trattato Europeo.

 

Dopo le proteste di Sky per la decisione del governo, alla fine dello scorso anno, di raddoppiare l’Iva sulla Tv a pagamento e lo shopping di star televisive – a cominciare da Fiorello – realizzato dalla Tv di Murdoch, sempre più decisa all’offensiva contro le emittenti generaliste, la guerra delle Tv si è riaccesa l’estate scorsa, con il lancio della piattaforma satellitare gratuita Tivù Sat, controllata da Mediaset e Rai con una partecipazione di Telecom Italia Media.

 

Tra le immediate conseguenze, un aumento dei programmi dei due principali gruppi Tv criptati su Sky; tra le possibili prospettive future, l’uscita delle reti generaliste Mediaset e Rai dal telecomando della piattaforma satellitare. La risposta di Murdoch non si è fatta attendere, con il lancio di nuovi canali e una dose massiccia di alta definizione.

 

Resta in piedi il duello a distanza Sky-Mediaset sul fronte dei diritti tv, in primis del calcio, ma anche del cinema: il rinnovo dell’accordo con Sky per i film di Medusa che potranno essere trasmessi dal 2010 non c’è ancora stato e forse non sarà automatico. Sullo sfondo, la strategia sempre più aggressiva del Biscione sulla pay tv con Mediaset Premium, in particolare con l’offerta in abbonamento, in diretta concorrenza a Sky.

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